Il Psi sostiene la protesta degli avvocati a difesa del Tribunale

TribunaleCIVITAVECCHIA – Il Partito Socialista Italiano di Civitavecchia sostiene la lotta promossa dall’ordine degli avvocati contro la paventata chiusura degli uffici giudiziari della città.
“L’eventuale perdita del tribunale sarebbe un duro colpo, sia a livello occupazionale e di indotto, che di servizi per il cittadino – si legge in una nota stampa del partito – Con questo, perdere un presidio di legalità come la procura vorrebbe dire esporre il fianco ad infiltrazioni criminose, lasciando che il tessuto economico e sociale di Civitavecchia venga corrotto. Il Psi è attivo, a livello nazionale, per difendere i ‘piccoli’ tribunali. I socialisti sostengono l’istituzione giudiziaria che, con molti sacrifici da parte del personale, cerca tra mille difficoltà di offrire ai territori un servizio valido; i socialisti difendono il diritto dei cittadini a godere di una giustizia certa e rapida; i socialisti difendono i posti di lavoro generati dalle strutture giudiziarie. E’ in corso, ed arriverà a breve anche a Civitavecchia, la raccolta di firme promossa dal Psi ed indirizzata al ministro della giustizia, per scongiurare l’oltraggio rappresentato della chiusura dei tribunali locali, facendo ben presente che la soluzione ai problemi della giustizia italiana non può passare per tagli indiscriminati dettati dal solo criterio di far quadrare il bilancio, ma da una ragionata azione di rilancio dell’intero sistema-giustizia. Un rilancio che ponga il servizio reso al cittadino, cui fa immediatamente riscontro un mantenimento degli attuali livelli occupazionali, al centro dell’azione”.
“I socialisti di Civitavecchia – conclude la nota del Psi – aderiscono quindi all’invito alla mobilitazione lanciata dall’ordine degli avvocati e sosterranno con determinazione la protesta del 5 luglio, che vedrà i togati astenersi dalle udienze. Alla mobilitazione sarà presente una delegazione del Psi guidata da Gianfranco Schietroma, membro della segreteria nazionale, responsabile nazionale giustizia, già componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura”.