Il Polo civico sollecita il recupero dell’Emiciclo e del Tempietto bramantesco

cimiteroCIVITAVECCHIA – Completare il restauro del Tempietto bramantesco ed iniziare quello dell’Emiciclo. E’ quanto chiede con forza il Polo Civico riprendendo una delle azioni politiche più incisive intraprese dal suo segretario Alvaro Balloni. In particolare sono le condizioni dell’Emiciclo a destare maggiore preoccupazione. “Basta visitare il settore centrale – affermano dal Polo Civico – e osservare lo stato deplorevole delle tombe e delle erme dei quattro grandi, Calamatta, Cialdi, Guglielmotti e Laurenti, e poi le ali del porticato per constatare l’alterazione subita dalle linee architettoniche, l’azione distruttiva dell’umidità e lo sgretolarsi dei sepolcri. Ad appena 128 anni dalla costruzione di questo armonico e significativo monumento. Ci si sente coinvolti emotivamente, corresponsabili di tanto sfacelo per non avere saputo superare l’indifferenza dei governi succedutisi in città nel dopoguerra, per non essere riusciti a generalizzare la convinzione, per alcuni del tutto pacifica, che un cimitero, specie se monumentale, è una cosa importante: è il luogo privilegiato della nostra memoria storica che va organizzato e curato con rispetto ed affetto, evitando le superfetazioni e le alterazioni che invece lo hanno devastato”.
Interventi di riqualificazione sono dunque indispensabili. Già realizzato il ripristino del muro perimetrale del Cimitero per il Polo civico è ora di procedere come detto con l’Emiciclo e il Tempietto bramantesco. Per quest’ultimo, grazie ad alcuni finanziamenti reperiti da Balloni, è già stato eseguito il consolidamento dell’edificio e, informa il Polo civico, l’assessorato alle manutenzioni è in procinto di appaltare i lavori per il restyling esterno utilizzando una successiva quota di fondi provinciali di 365 mila euro perenti e poi faticosamente reiscritti.  “Ora però – ammonisce -bisogna trovare il modo per intervenire anche sull’emiciclo, e l’Amministrazione comunale, dovrà misurarsi con questo problema, cercando di reperire le risorse finanziarie necessarie.
Così come quelle necessarie ad allestire una rinnovata Galleria Calamatta, “in cui esporre finalmente le opere del grande incisore civitavecchiese e di ripristinare il Museo Civico”.