CIVITAVECCHIA – Si è tenuto ieri sera presso il Teatro comunale Traiano il congresso del Polo Civico–Civitavecchia, primo appuntamento congressuale dalla fondazione del movimento avvenuta nel 2007. Al congresso è stata presentata una sola mozione unitaria con un proposta di organigramma votata all’unanimità che è andata a comporre il nuovo seguente consiglio direttivo: Alvaro Balloni, confermato nella carica di Segretario, Francesco Castriota, Mauro Campidonico, Giuseppe Magro, Franco Barlafante, Giuseppe Fresi, Renato Maiorana, Sara Fresi, Anna Battaglini, Gianfranco Grande e Franco Tassarotti.
Molti i punti toccati negli interventi, a cominciare dalle infrastrutture, tema su cui il movimento ha ribadito la necessità di allargare e mettere in sicurezza la Braccianese Claudia e di procedere alla realizzazione della bretella A12-Porto, oltre che alla “solita” superstrada Civitavecchia Orte. Per quello che riguarda l’urbanistica il Movimento ha segnalato la necessità di un nuovo Piano regolatore, più confacente allo sviluppo tracciato per la città. L’assessore Campidonico invece, in tema di opere pubbliche, ha sottolineato la bontà del lavoro svolto dal comune e dal suo assessorato.
Lungo ed appassionato il saluto del sindaco Gianni Moscherini, che mettendo da parte gli attiti degli ultimi mesi, ha ringraziato di esistere il Polo Civico, sottolineando come senza il quale “le larghe intese non esisterebbero”; non ha perso poi occasione per lanciare strali verso “il popolo del no”, colpevole di sollevare sospetti verso “l’Arrow Bio, sistema moderno di smaltimento rifiuti adottato nelle grandi metropoli all’avanguardia ecologicamente. Noi potremmo essere una punta avanzata in Italia”.
Progetto rilanciato anche da Balloni nel suo intervento di chiusura in cui, dopo aver ricordato la “quota di migliaia di pendolari che ogni giorno da Civitavecchia vanno a lavorare fuori” e che invece il territorio dovrebbe poter occupare vicino casa, ha caldeggiato la rapida cessione del sistema idrico cittadino ad Acea Ato2, e, soprattutto, il ricorso alla combustione di cdr per risolvere il problema dei rifiuti. “Operazioni necessarie – ha sottolineato – che permetterebbero un cospicuo risparmio per le casse stremate del comune”. Soprattutto la soluzione del Cdr sarebbe ottimale, secondo Balloni, visto che “la cifra dell’inquinamento complessivo è influenzata da Enel solo per il 40%, e con i dovuti accorgimenti potremmo quindi ottenere i vantaggi economici del Cdr ed avere un saldo ambientale positivo”.