CIVITAVECCHIA – Un metodo di scelta sbagliato dall’inizio alla fine secondo il Polo civico quello che ha portato il Consiglio comunale ad individuare la terna di nomi per la Presidenza dell’Autorità portuale. Cinque i motivi per cui il percorso seguito dal Sindaco Moscherini non viene ritenuto condivisibile. “Il primo – spiegano dal Polo civico – è che a norma di legge l’indicazione dei nomi da sottoporre al ministro compete al sindaco e non al consiglio. Il secondo è che il sindaco l’indicazione l’aveva già data un mese prima in conferenza stampa, anche se non ha fatto seguire l’invio del nominativo al ministro. Il terzo è che ove ci si fosse voluto confrontare con la massima assise cittadina allora l’organo andava convocato prima, senza oltrepassare il limite dei trenta giorni indicato nella richiesta ministeriale. Il quarto è che se si vuole il confronto anche quando la legge non lo prescrive allora bisogna farlo nel modo più corretto possibile, lasciando esprimere a scrutinio segreto due nomi alla maggioranza e uno alla minoranza. Non può essere, infatti, che sia la maggioranza a scegliere il nome della minoranza, qualunque esso sia. Il quinto è che ancora una volta la nostra città ha dimostrato di non sapersi contenere usando la dovuta tempestività, unità e chiarezza di idee su cosa vuole e chi vuole per programmare e gestire il proprio sviluppo”.
Altrettanti, invece, i passaggi che secondo il movimento del Consigliere Balloni più correttamente andavano seguiti. “Un confronto con il sindaco prima della conferenza stampa per condividere anche noi la scelta di Pasqualino Monti. Fatta la conferenza stampa, e verificato il gradimento ampio e convinto che giungeva da più parti, l’invio tempestivo del nominativo al ministro; che fosse proprio Moscherini a nome della città a sollecitare l’indicazione di Monti agli altri soggetti deputati ad esprimersi (comuni, province, camere di commercio) con un’azione visibile e percettibile, visto che l’azione del primo cittadino successiva alla conferenza stampa è parsa un po’ sotto tono. Che il nome di Moscherini non comparisse nella terna, tanto più che l’interessato si dichiarava non in corsa per la carica. Che dopo l’indicazione secca del sindaco anche il consiglio comunale avesse fatto esclusivamente il nome di Pasqualino Monti, perché la cosa avrebbe conferito più forza al candidato, alla città, al porto. Avrebbe dato più autorevolezza al candidato e impostato in termini di collaborazione, sin dall’inizio, il rapporto Città-Porto”.
Nel merito comunque il Polo civico sostiene convintamente la candidatura di Pasqualino Monti, criticando le accuse di chi lo indica come “uomo di Moscherini”. “Monti è semplicemente persona preparata professionalmente come pochi, seria, capace ma soprattutto intelligente. E che quindi non appartiene ad altri che a sé stesso, anche se stringe legami a volte anche forti con altre persone legati alla condivisione di scelte di programmazione e di gestione. Lasciamo la terna nei nostri cassetti – concludono dal Polo civico – e tutti insieme chiediamo con forza che sia Monti il nuovo presidente dell’autorità portuale di Civitavecchia”.