Il Polo civico appoggia l’Europride di Roma

bandiera gayCIVITAVECCHIA – Tutto pronto per la 21° edizione dell’Europride che quest’anno si terrà a Roma sabato 11 giugno. Previsti milioni di partecipanti da tutta Europa che manifesteranno per ottenere i propri meritati diritti. In questa occasione anche il Polo Civico di Civitavecchia scrive per manifestare la loro vicinanza nei confronti delle lotte di tutta la popolazione omosessuale del nostro Paese e del mondo. “La manifestazione, che prevede un corteo pacifico lungo le principali arterie della capitale, si svolge annualmente per celebrare la giornata internazionale dell’orgoglio LGBTQ: un percorso – spiega il Polo Civico – che inizia con l’autoaccettazione, passando dalla rivendicazione della visibilità dei singoli e delle coppie per finire con la presa di coscienza che la diversità sessuale sia un punto di forza e non un elemento da deprecare”. Il Polo si oppone fortemente alla violenza, fisica e verbale, e all’omofobia che provoca danni a gay e lesbiche, aggrediti più o meno gravemente fino ad essere uccisi o spinti al suicidio. “Noi aborriamo qualsiasi tipologia di violenza e riteniamo che ogni persona debba essere considerata in base a caratteristiche quali la personalità, la cultura e la professionalità – dichiara il Consiglio Direttivo del partito – al contempo riteniamo che la sfera privata, in questo caso l’intimità, non debba essere oggetto di scherno o giudizi inappropriati, soprattutto se il sentimento sia condiviso tra due persone consenzienti. In tale contesto, – continua il Polo – riteniamo opportuno che il Governo prenda coscienza anche di queste realtà che ancora attendono di essere tutelate attraverso leggi atte a garantire diritti e doveri sia individuali che della coppia. La legislazione italiana è lacunosa e spesso carente per quanto riguarda l’unione civile tra persone eterosessuali e omosessuali, quindi auspichiamo che tali mancanze vengano colmate”. Guardando i Paesi Europei ci si rende conto che passi in avanti sotto questo punto di vista sono stati fatti e sono numerosi. Vigono infatti leggi a tutela dei singoli e delle coppie in molte nazioni come Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. “Siamo convinti che anche l’Italia potrebbe fare quel passo in avanti, – si augura speranzoso il Polo Civico – sulla scia di quanto accade negli altri Paesi Europei, adottando leggi che garantiscano un futuro a tutte quelle persone che, per motivi differenti, non ricorrono al tradizionale vincolo matrimoniale”.