CIVITAVECCHIA – Partita la serie di consultazioni del Partito democratico con i partiti del centrosinistra in vista delle amministrative del prossimo anno. Nella giornata di ieri i vertici del Pd hanno incontrato i rappresentanti di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani. Un incontro proficuo, si legge in una nota dei democratici, durante il quale sono stati messi sul tappeto i problemi principali della città e le rispettive idee su come affrontarli. Nei prossimi giorni il Pd incontrerà Sel, i movimenti, le associazioni per poi proseguire con altre organizzazioni politiche.
“Gli obiettivi di questi incontri sono essenzialmente due – spiega il segretario Patrizio De Felici (nella foto) – Innanzitutto, realizzare una coalizione che possa permettere al centrosinistra di vincere le elezioni amministrative. In secondo luogo, iniziare ad elaborare il programma comune capace di coinvolgere l’elettorato con parole d’ordine allo stesso tempo realistiche ma in grado di ridare speranza alla nostra città. Per realizzare tali obiettivi è fondamentale il ruolo di tutte le componenti sane della società civitavecchiese, partiti compresi. I quali possono riconquistare la mente e il cuore degli elettori quando si aprono alla cittadinanza e non si chiudono burocraticamente nelle proprie stanze. Consapevole dell’importanza del rapporto tra partiti e società il Pd lavorerà per ridare piena dignità alla politica e riportare i cittadini a interessarsi dei problemi della comunità”.
“Siamo consapevoli della sfida che ci attende – prosegue De Felici – Civitavecchia è una città in profonda crisi. Una crisi innanzitutto morale. Una crisi economica. Una crisi di credibilità nei confronti dell’attuale classe dirigente. La politica ha il dovere di affrontare e risolvere questo esplosivo mix che produce tensioni sociali, altrimenti viene meno la sua funzione. Per questo motivo è necessario che nell’attuale discussione – sia sul programma che sul candidato sindaco del centrosinistra – si evitino fughe in avanti, inutili fibrillazioni, preclusioni preconcette e forzature che possano in qualche modo inasprire gli animi e distoglierci dalla stesura del programma. Tutto il centrosinistra porta sulle proprie spalle la responsabilità di uscire dal tunnel in cui è finita Civitavecchia e di garantire la crescita di una classe dirigente all’altezza dei tempi. Le due cose non solo non si escludono a vicenda ma sono una strettamente complementare all’altra. Proprio per questo motivo – conclude – è necessario evitare esasperazioni, vecchi tatticismi e ogni sorta di pregiudizio”.