“Il Pd deve riuscire a portare una nuova morale nella politica”

roberta gallettaCIVITAVECCHIA – Dal 30 novembre 2009, giorno della mie elezione a Coordinatrice del Circolo del Partito Democratico, mi sono presa la responsabilità di lavorare per una sintesi che fosse unitaria, non solo per avere la pace in casa, ma guidata esclusivamente dall’idea che ho sempre avuto del Partito Democratico, una forza politica capace di dare voce a tutti e che usa il confronto e il metodo della democrazia per decidere e trovare una sintesi. E proprio le tante traversie e i tanti travagli che il nostro Circolo ha vissuto in questo anno esatto hanno forgiato nel migliore dei modi le nuove forze che spingono ormai da tempo  in avanti il nostro partito. Come dire che è nelle difficoltà quotidiane che si misura la forza, la resistenza, il coraggio  e la capacità di reagire e di non piegare mai la schiena.
Questo anno è servito a confrontarci ma anche a dividerci molto spesso nei momenti in cui i confronti sono stati spesso duri e aspri e si è oltrepassato il limite del rispetto reciproco, atteggiamento dovuto a qualche personale debolezza colmando con la meschinità politica la mancanza di risposte politiche. Per questo oggi è importante volare alto all’interno del nostro partito, il Partito Democratico che rappresenta la modernità entrata nel centrosinistra e che decide di affrontare i problemi di oggi con strumenti diversi.
Il nostro circolo ha avuto la capacità di vigilare attraverso i suoi consiglieri e di elaborare proposte alternative sostenuto da tutti gli organi del partito laddove l’amministrazione Moscherini è spesso arrivata a sfiorare, se non in molti casi a superare, il limite della legalità, facendo degenerare la politica in attacchi personali beceri e mossi solo da antipatie personali e da mancanza di autocontrollo. Non devo ricordare l’attacco vergognoso fatto ai giornalisti in parecchie conferenze stampa, ai nostri consiglieri comunali, con particolare accanimento all’unica donna del centro sinistra presente in Consiglio Comunale, Marietta Tidei, una delle migliori compagne che il nostro Circolo ha, l’uso del turpiloquio nel modo di esprimersi del Sindaco che spesso ha fatto vergognare molti nostri concittadini. Non  posso non ricordare come con Moscherini sindaco la politica a Civitavecchia sia scaduta a cene, festicciole private e conclavi dove molto spesso si è deciso, come quando si gioca al Monopoli, della vita anche economica della nostra città. In questo che ormai è diventato un divertimento a scapito dei civitavecchiesi, i consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori della giunta Moscherini sono stati complici dell’elezione di un Sindaco che attraverso le sue scelte scellerate sta portando verso il baratro e il dissesto finanziario il nostro Comune. L’assestamento di bilancio di 30 milioni di euro approvati nel consiglio di ieri né è l’ennesima prova.
Non condivido la parola “rottamazione” che alcuni hanno riportato in modo anacronistico all’interno della nostra sezione riferita a chi ha speso una vita per la politica e nel particolare nel nostro partito perché è importante l’impegno e la diversificazione di contributi di tutti per l’unità del nostro partito alla quale tutti abbiamo lavorato in queste settimane per arrivare a celebrare un congresso che sia finalmente la sintesi vera e reale di tutte le istanze e le risposte del Pd. Questo deve necessariamente accadere con il concorso di tutti altrimenti il rinnovamento non potrà mai sbocciare veramente e crescere. Del resto i germogli degli alberi, i giovani del Pd, non potrebbero mai nascere se i rami, le aree, il tronco, persone come Giovanni Ranalli, e le radici dell’albero, i nostri iscritti, non fossero saldamente da anni ancorati al terreno, fin dentro le viscere della terra grazie a quei soldati, pochi a mio avviso oggi nel nostro partito, che lavorano umilmente per mantenere vivo e rigoglioso quell’albero, anche spesso senza l’aiuto di alcuni dei tanti, troppi, generali che nel Pd usano l’albero  solo per beneficiarne dei frutti, risultato del lavoro di tanti compagni ed amici.
Le questioni di lana caprina e le ripicche incrostate da anni di veleni non portano consensi, anzi, non fanno altro che allontanare l’elettorato dalla politica. Dal canto mio c’è sempre stata e ci sarà ancora la disponibilità a confrontarsi con tutte le anime del partito, senza ipocrisie e con lo stesso metro  e metodo sempre adottato, giudicato da alcuni, con qualche sorriso di troppo, naif per essere stato spesso il risultato di solitudini e  istinti puri ed autentici, dove ve lo garantisco, mai ho pensato a qualcosa che non avesse una ricaduta positiva per il nostro partito. Ma è la mia visione della vita, oggi per me strettamente connessa con la politica.
C’è nel nostro grande partito un’aria nuova rappresentata non tanto dai nove componenti della squadra della mia segreteria per la quale ho voluto fortemente quella tavola rotonda attorno alla quale ho scelto di convocare come prima riunione tutte le anime del Pd, quanto dalla voglia che simpatizzanti e iscritti locali manifestano intorno al nostro partito il cui termine “democratico” ci deve far riconoscere in assoluto e per il quale ho accettato con grande forza, coraggio e soprattutto orgoglio, pensando alle figure  di Enrico Berlinguer e di Aldo Moro, i padri fondatori del nostro partito,  la sfida della conduzione della segreteria,  cercando sempre di compattare il Pd della mia città, Civitavecchia, insieme a tutti coloro che hanno reso grande questo partito.
Non so se nella mia vita vivrò di nuovo un’esperienza così difficile e impegnativa ma so che oggi ho ancora una volta avuto la conferma che là fuori c’è una città bella, migliore e meravigliosa, di giovani civitavecchiesi che studiano, di pendolari che vanno tutti i giorni a lavorare a Roma,  trasferendo là le loro eccellenze, che c’è chi non vuole andare via da Civitavecchia e che per dirla con le parole Sandro Pertini crede ancora che “la morale sia una scienza morta se la politica non cospira con lei e non la fa regnare nella nazione. La democrazia si difende, si sostiene e si rafforza con una grande tensione morale”. E proprio dalla moralità deve ricominciare la politica civitavecchiese, in questo deserto della politica, che è ormai di una evidenza sconcertante e purtroppo a volte sconfortante. Perché la politica cospira oggi con altre cose, non certamente con la morale, e per questo mi sento confortata nella scelta condivisa con gli altri segretari dei partiti di centro sinistra del rilancio della questione morale.
Anche per la stragrande maggioranza di chi crede veramente nella politica e nella responsabilità civile e sociale di chi rappresenta la collettività e resistite all’esproprio del proprio cervello. La lezione di Sandro Pertini non solo è oggi più che mai attuale ma è di necessaria e vitale importanza soprattutto per la politica che deve investire in concreto sui giovani perché possano adoperarsi per il cambiamento della società, perché la politica ha bisogno di persone che abbiano il coraggio e l’onestà per dare il proprio contributo per il cambiamento che è ormai impellente. Per il nostro futuro, perché cambiare si può, perché cambiare si deve. E’ una sfida alta, difficile e ambiziosa. Ma noi siamo qua per raccoglierla e per vincerla combattendo tutti insieme. Perché chi combatte può perdere ma chi non combatte ha già perso.

Roberta Galletta – Coordinatrice “Naif” del Circolo Partito Democratico Civitavecchia