CIVITAVECCHIA – Giudizio per ora sospeso da parte dei sindacati sul nuovo Atto aziendale della Asl RmF, ma alcune perplessità e critiche emergono comunque palesi nella nota congiunta di Cgi, Cisl e Uil, preoccupate per la tenuta del sistema “socio-assistenziale e sanitario” anche alla luce dei nuovi pesanti tagli agli enti locali disposti dall’ultima Finanziaria.
“L’impatto di questa manovra rischia di essere insopportabile per una Regione come il Lazio già alle prese con problemi enormi connessi ad un debito strutturale e a un disavanzo sulla spesa corrente rilevanti – affermano i segretari Caiazza, Barbera e Di Marco – Del resto, il Piano di Rientro, gestito dal Commissario ad acta Renata Polverini, appare sempre di più incapace di coniugare il risanamento con una indispensabile opera di riprogettazione e di miglioramento del Sistema. I cittadini del Lazio continuano a pagare di più, anche in termini di addizionale Irpef, per un servizio sempre più carente ed inadeguato”.
La preoccupazione dei sindacati riguardano anche i livelli occupazionali nel nostro territorio e la qualità delle prestazioni anche se, in quest’ottica, tenendo anche conto delle compatibilità di spesa e delle riduzioni dei budget, esprimono “un giudizio complessivamente non negativo”.
Perplessità vengono invece espresse nel merito della riduzione dei Distretti, da 4 a 3, previsti dal nuovo Atto aziendale. di alcuni contenuti dell’Atto aziendale, sulla riduzione dei Distretti (da 4 a 3). “Infatti – commentano i tre segretari – se si parte dalla necessità di “riconvertire” il Sistema spostando risorse dagli Ospedali ai territori, diviene centrale il ruolo dei Distretti che – come recita la L.R. 18/94 istitutiva degli stessi – “… assicurano prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e medicina legale nell’ambito dell’assistenza sanitaria di base e specialistica territoriale, sia mediante erogazione diretta, sia organizzando l’accesso dei cittadini ad altri presidi o strutture dell’azienda unità sanitaria locale.” La stessa Legge, indica, in 80.000 abitanti la platea ottimale per definire i perimetri dei Distretti. Chiederemo, in sede di discussione sui regolamenti attuativi dell’Atto Aziendale, un oculato confronto di merito sulla composizione ed il ruolo dei Distretti”. In quest’ottica Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la volontà di difendere la centralità e la piena efficienza dell’Ospedale di Bracciano.
“In una condizione di difficoltà – concludono i sindacati – riteniamo indispensabile costruire un sistema di coinvolgimento delle parti sociali e di concertazione sindacale strutturale e continuativo. Per questa ragione abbiamo particolarmente apprezzato la disponibilità fornita, nel recente incontro del 4 agosto u.s., dal Direttore della Asl F, di condividere il ripristino di un Tavolo Permanente di trattativa e di confronto, definito con un accordo nel 2006, capace di integrarsi anche con la Conferenza dei Sindaci e nel rapporto con la Regione”.