CIVITAVECCHIA – Il Mav elettronico per pagare la rata semestrale della Tia? Un vero flop. Ne è convinto il Consigliere comunale dell’Idv Vittorio Peterelli (nella foto) che ricorda come Hcs, lo scorso 27 gennaio, presentò come una grande innovazione a favore dei cittadini la possibilità di corrispondere la prima rata 2011 della Tariffa di igiene ambientale attraverso un pagamento mediante avviso, senza alcun onere aggiuntivo, presso qualsiasi istituto di credito bancario. Ma in realtà, secondo Petrelli, il Mav ha procurato pesanti disagi a molti utenti.
“I lavoratori – afferma – per il pagamento della prima rata, sono dovuti ricorrere ad un permesso, a meno che non abbiano chiesto a parenti od amici. Per non parlare degli anziani, che sono dovuti tornare in banca una seconda volta, perché era necessario avere con sé il codice fiscale. Di fatto, quella che era stata presentata come una novità, per molti ha rappresentato invece un disagio. Facendoci portavoce di queste istanze, abbiamo rese pubbliche le rimostranze e abbiamo scritto all’Assessore competente, De Angelis, affinché chiedesse alla Hcs di prevedere anche altre forme di pagamento (online e conto corrente postale). Risultato? Lo scorso 25 agosto sono cominciati ad arrivare i bollettini per il secondo semestre, senza che fosse stata prevista la modalità del conto corrente postale”.
Petrelli taccia quindi l’Assessore De Angelis di insensibilità rispetto alle esigenze dell’utenza e Hcs di mancato rispetto degli impegni assunti. “Infatti – prosegue – nella conferenza di gennaio, era stato stabilito che ‘L’utilizzo del Mav è solamente il primo step di un processo di modernizzazione che riguarda il pagamento della Tia. Dalla seconda rata, ovvero da novembre prossimo, verrà attivata la possibilità di domiciliare il pagamento della tassa igiene ambientale presso la propria banca oppure in modo virtuale attraverso un iperlink di Hcs’. Dopo questo plateale flop l’assessore e l’azienda dovranno rimediare ai disagi provocati agli utenti. Non ci aspettiamo che vengano inviati a domicilio i bollettini di conto corrente postale (sarebbe un costo aggiuntivo) ma chiediamo che almeno questa possibilità venga prevista, informando i cittadini dell’esistenza di un numero di conto corrente postale e mettendo a disposizione gli uffici della Hcs per chi volesse utilizzare il bollettino postale”.