Il disperato appello alla politica degli ex lavoratori PAS

CIVITAVECCHIA – Lettera aperta degli ex lavoratori PAS:

Oggi 30 Dicembre 2021, ad oltre 5 mesi dal presidio del 17 Agosto degli ex lavoratori PAS ancora nessuna novità sul loro richiamo in organico, nonostante il loro impiego in pieno periodo COVID in prima linea a 12 ore a turno, si è preferito fare ricorso a Società Private in subaffitto – come questo 26 Dicembre in piena festività – allungando le turnazioni del personale in servizio a 12 ore al giorno, saltare i riposi o far fare 200 km al singolo dipendente e pagargli trasferte nelle postazioni del porto di Gaeta, piuttosto che reintegrare le sue ex gpg.
Formati dalla stessa società in House a seguito di un bando che prevedeva una selezione ad evidenza pubblica e relativo corso di formazione con esame finale presso Commissioni composte da personale delle Forze dell’ordine per il rilascio dell’agognato DM 154/2009 che ogni addetto alla Sicurezza deve avere per poter lavorare nei Porti, l’ultimo sporadico richiamo in forze di tale personale formato risale a circa 4 mesi fa per una sola persona, senza nessuno scorrimento della graduatoria “tanto paventata” e conclusosi il mese scorso nel mistero più assoluto, mentre tutti gli altri pari concorso aspettavano da mesi di essere ricevuti dallo stesso Presidente Musolino e Amministratore Unico della Società in House, nonostante il lavoro fosse proliferato nel porto, le navi presenti risultassero in tutti questi mesi stra-popolate di passeggeri con greennpass da verificare e Sicurezza da garantire.
Per il personale in organico peró scattano, come anche attualmente, le richieste di allungare i turni oltre l’orario contrattualmente previsto e l’impiego nei giorni natalizi – come il 26 dicembre c. a. nelle postazioni del porto di Gaeta – di personale proveniente da istituti privati inquadrati full -time e l’allungamento del turno lavorativo del proprio personale in forze, mentre le povere ex gpg (tra l’altro costrette a provvedere privatamente per mantenere in vita le proprie certificazioni, ottenute con tanti sacrifici e servite per entrare nel Team PAS) dopo aver sostenuto ritmi serrati per tutti i 6 mesi ed orari che andavano ben oltre il loro inquadramento con l’auspicio di una regolarizzazione futura visti i notevoli sgravi fiscali previsti per le loro assunzioni continuano a rimanere nel dimenticatoio come se i loro disagi lavorativi non fossero ancora una realtà attuale.
“Per la nostra formazione sicuramente sono stati stanziati dei fondi e con il nostro operato ed estrema disponibilità lavorativa (inquadrati a 25 ore settimanali ne abbiamo svolte a volte più del doppio a quasi zero spese per l’ente considerando le agevolazioni fiscali a cui ognuno di noi si prestava essere inquadrato) abbiamo rappresentato un notevole risparmio per l’Ente, che seppur aveva bandito un concorso a tempo determinato alla luce degli oltre 10 pensionamenti, almeno 3 dimissionari e alcuni licenziamenti in itinere tutti a partire dal 2020 in poi – periodo in cui noi eravamo entrati in servizio e si paventava anche una nostra stabilizzazione, visti i POA iniziali e l’evidente risparmio ottenuto, oltre che per le continue richieste di straordinario – non potevamo che ben sperare”.
Al momento dei nostri rinnovi, invece, puntualmente le postazioni di sicurezza venivano sapientemente ridimensionate per consentire un minor impiego di guardie addette in palese contrasto con le ore di straordinario a cui il personale fisso veniva sottoposto in più turnazioni, tant’è vero che più di una volta la loro insufficienza ha comportato di dover impiegare anche personale proveniente da Società esterne per fronteggiare il difficile periodo COVID che incalzava sempre di più ed in ogni sito sensibile – dagli aeroporti agli ospedali ed a maggior ragione nei Porti – si necessitava di controlli più serrati.
Noi abbiamo sempre sostenuto e lo continueremo a fare che “non esistono società private che fanno risparmiare più dell’impiego del proprio personale formato (a maggior ragione in Società in House) e che possano competere con garanzie di affidabilità, legalità e trasparenza nel rispetto dei diritti del lavoratore (senza sfociare in situazioni di sfruttamento) e della delicata mansione che si va ad eseguire sotto il controllo delle Forze di Polizia).
A conferma di questo, infatti, pochissime Società di Sicurezza Privata dispongono del “DURC” e “DURF” necessari per svolgere tali mansioni ed alla cui verifica ogni Ente subappaltante viene chiamato a sindacare prima di affidare i propri Servizi, così come ad ogni assunzione o rinnovo anche del singolo addetto alla Sicurezza si procede a verificarne la mancanza di carichi pendenti o eventuali condanne penali pervenute anche dopo il rilascio dei titoli di polizia.
Queste considerazioni per attirare l’attenzione sulla particolarità della mansione che l’addetto alla Sicurezza va a svolgere nei siti sensibili (che non è solo quella di guardia giurata, come comunemente si potrebbe pensare) ed a sottolineare la lungimiranza di “Chi” ha creato la PAS e che già all’epoca della sua formazione ben aveva inteso questo ruolo e con grande maestria lo aveva saputo unire ad obiettivi di efficienza e di risparmio, ma soprattutto di trasparenza, legalità nel rispetto dei diritti del lavoratore che nessuna Società privata di settore può arrivare ad eguagliare.
Non sostenendo la Pas e le assunzioni che consentono di accrescere e migliorare, oltre a vanificare i sacrifici di tutti i lavoratori che hanno contribuito a tenerla in vita ed annullare il pensiero lungimirante di chi già all’epoca era andato oltre – orientamento peraltro condiviso e confermato anche dai successivi Vertici dell’AdSP fino alle nostre assunzioni nel 2020 ed inizio 2021 – superando gli egoismi e gli interessi di parte, rifiutandosi di avvalorare logiche di sfruttamento (a favore dei pochi ed a danno dei molti) nella pratica della deplorevole spartitoria degli appalti selvaggi dove regnano e si annidano infiltrazioni di indubbia provenienza, secondo quanto documentano cronache recenti e passate.
Per questi motivi “Gli ex lavoratori PAS” estendono al SUO PRIMO CITTADINO – al SINDACO Ernesto TEDESCO ed alle FORZE POLITICHE LOCALI TUTTE – una richiesta di celere interessamento alla loro situazione fino ad oggi rimasta senza voce, richiamando l’attenzione del ForumPD Portuale di cui sono stati tra i primi sottoscrittori e sostenitori, dei SINDACATI tutti – in particolare della Cgil Filcams e del suo Rappresentante Dott. Proietti Carlo – che rappresenta il maggior numero di iscritti tra i coinvolti in questa drammatica e grottesca situazione, dove il lavoro aumenta, ma le assunzioni tardano ancora ad arrivare, lasciando ingiustamente dei lavoratori a casa con conseguenze sulle rispettive famiglie”.

ex lavoratori PAS Civitavecchia