“Il dialogo col Ministro Costa sta dando buoni frutti”

CIVITAVECCHIA – “Il dialogo tra Comune e Ministero dell’Ambiente sta portando a buoni risultati”. Lo dichiara il Presidente del Consiglio comunale, Dario Menditto, il quale ricorda come nel mese di giugno dello scorso anno, insieme al Sindaco Antonio Cozzolino, all’assessore all’ambiente Alessandro Manuedda e al consigliere metropolitano Matteo Manunta, fu ricevuto dal Ministro Costa al quale presentarono una proposta per l’adozione di misure finalizzate al contenimento delle emissioni da traffico navale.

Alcune di esse – rileva Menditto – sono poi state inserite nelle linee guida per i documenti energetico-ambientali dei sistemi portuali. Contestualmente a tale proposta chiedemmo quali fossero i propositi e la posizione politica dell’attuale Governo riguardo i tempi ed i modi della dismissione delle centrali a carbone, con particolare riferimento a quella di Civitavecchia, anche perché eravamo in procinto di ripresentare la richiesta di riesame dell’AIA di Torrevaldaliga Nord, con la fissazione del termine per l’esercizio dell’impianto così come solamente ipotizzato nella Strategia Energetica Nazionale. Due le strade che volevamo percorrere per la richiesta, sia direttamente al Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 29-quater del D.lgs. 152/2006 sia sotto forma di mozione parlamentare come facemmo nel 2015, stavolta forti della convinzione che con l’attuale maggioranza difficilmente sarebbe stata bocciata”.

“Da allora – aggiunge Menditto -è cominciata un’intensa collaborazione, per mezzo di tavoli tecnici e di frequenti interlocuzioni telefoniche ed epistolari, fino a quando il Ministero ha disposto il riesame complessivo di tutte le AIA statali imponendo, e questo non era affatto scontato, la chiusura degli impianti di combustione alimentati a carbone. In base al decreto emanato lo scorso 22 novembre, Enel ha tempo fino alla fine di questo mese per presentare la documentazione relativa al riesame dell’AIA di Torrevaldaliga Nord, la quale ‘deve espressamente prospettare la cessazione definitiva dell’utilizzo del carbone ai fini di produzione termoelettrica entro il 31 dicembre 2025’ e a questo punto non ci rimane che continuare a lavorare affinché la nuova autorizzazione sia rilasciata il prima possibile e che contenga, oltre alla data di cessazione della produzione al 2025, una riduzione del carico inquinante per gli anni di esercizio rimanenti”.