Il “Concorsone” al Comune accende la polemica su Emanuela Mari

CIVITAVECCHIA – E’ già polemica sul “Concorsone” del Comune ancora prima della pubblicazione del bando. Dopo la richiesta di sospensione da parte dell’USB nuovi dubbi vengono insinuati dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, secondo cui è necessario che la Presidente del Consiglio Emanuela Mari “chiarisca i confini dell’incarico di membro della giunta esecutiva all’interno di Confservizi Lazio, a cui questa Amministrazione Comunale ha affidato il ruolo di Stazione Appaltante e se, in ogni caso, la stessa Amministrazione Comunale non ritenga opportuno superare qualsiasi perplessità che può ingenerarsi, anche oltre ciò che la norma garantisce, adottando ogni comportamento atto a rasserenare tutti coloro che vorranno partecipare al concorso indetto dal Comune”.

Una presa di posizione che scatena la reazione della Maggioranza. In primis della stessa Emanuela Mari che, chiamata in causa, risponde così: “Confservizi Lazio, che si appresta a festeggiare il cinquantesimo anno di attività, non è un soggetto privato ma una associazione esclusivamente di pubbliche amministrazioni e società partecipate, che offre servizio esclusivamente ai propri associati. Solo a scopo di esempio tra questi si annoverano, oltre a decine di Comuni, anche la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma e alcune Asl. I servizi che Confservizi fornisce alle pubbliche amministrazioni sono svariati, dai corsi di formazione alla sicurezza sul lavoro e via dicendo, e comprendono anche quello di stazione appaltante. I servizi non hanno però nulla a che vedere con la giunta esecutiva dove, di nuovo e a rigor di logica, possono figurare solo rappresentanti delle realtà associate, cioè delegati della pubblica amministrazione. A ulteriore chiarimento, la Giunta esecutiva non si occupa dei servizi e della modalità con cui sono forniti, ma delle questioni di operatività sociale, quali il bilancio e simili. Per ultimo, gioverà ricordare che il Comune di Civitavecchia è associato a Confservizi non da ieri, ma dal 29 novembre del 1997. Alla luce di tutto ciò, le uniche perplessità che possono ingenerarsi sono quelle su cosa il gruppo consiliare del Pd intendeva con il suo comunicato, ma speriamo che quanto sopra riportato sia bastato a rasserenarlo”.

A supporto della Mari anche il Gruppo consiliare di Forza Italia: “Respingiamo al mittente talune allusioni sollevate nelle ultime ore. Non si capisce cosa debba chiarire il presidente del consiglio comunale Emanuela Mari, delegata a rappresentare l’Amministrazione tutta e in particolare il consiglio stesso, all’interno di un’associazione di cui il Comune fa parte. Nel Partito Democratico qualcuno non ha ancora imparato i danni che una certa cultura del perenne sospetto ha fatto al Paese, alla città e sta tuttora facendo alla loro stessa parte politica”.

E infine il Sindaco Ernesto Tedesco: “L’anno scorso ho personalmente delegato Emanuela Mari a rappresentare il Comune di Civitavecchia nella giunta esecutiva di Confservizi Lazio. L’ho fatto sia per l’estrema fiducia nella sua persona, che per la valenza istituzionale del suo ruolo di garante della maggioranza e delle minoranze del Consiglio comunale che presiede. Con un certo imbarazzo, leggo sui social delle interpretazioni aberranti sul ruolo che Emanuela sta svolgendo nella giunta esecutiva di una associazione di amministrazioni pubbliche. Sono le elucubrazioni dei soliti ‘ignoti’, o più semplicemente dei soliti ignoranti, nel senso che ignorano le basi persino del principio di rappresentanza nella pubblica amministrazione, facendolo diventare ‘conflitto d’interesse’. Un caro abbraccio ad Emanuela Mari, sempre più convinto della bontà della mia scelta”.

Nessun commento o presa di posizione invece, da parte della Maggioranza, sui dubbi procedurali contestati dall’Unione Sindacale di Base, che rimangono ancora senza chiarimenti.