Il Comune chiede la restituzione dei compensi illecitamente ricevuti. Petrelli: “Scelta sbagliata”

CIVITAVECCHIA – Restituire parte dei compensi indebitamente ricevuti tra il 2008 e il 2012 per le funzioni organizzative assegnate. E’ quanto chiede il Comune ad alcuni suoi attuali ed ex dipendenti a seguito di una ispezione ministeriale avvenuta nel 2014 che ha ingiunto a Palazzo del Pincio il recupero delle somme in questione. Le lettere con la richiesta di restituzione degli arretrati stanno giungendo in questi giorni ai dipendenti interessati. A darne notizia è l’ex candidato sindaco Vittorio Petrelli, che stigmatizza l’azione intrapresa dall’Amministrazione comunale.
Discutere di personale è questione delicata – afferma – specie in questo periodo in cui il dipendente pubblico è visto come un privilegiato. Tuttavia, è anche vero che gli stipendi dei dipendenti pubblici sono i più bassi d’Europa ed i relativi contratti sono bloccati da ben otto anni; gli stipendi stessi sono rimasti fermi a quella data. Nella corrispondenza intercorsa tra il MEF, la Corte dei Conti e l’A.C., si evidenzia l’incapacità dell’Amministrazione comunale di argomentare in maniera precisa e puntuale le motivazioni delle erogazioni (parliamo di circa 1.000 € annui lordi), tanto che il MEF rimanda le decisioni alla Corte dei Conti, valutando insufficienti ‘le argomentazioni precedenti, già ritenute non idonee al superamento delle situazioni di irregolarità’. Non si comprende perché, infine, l’amministrazione comunale, nonostante ‘il tempo trascorso’, non abbia fatto partecipe di tale vicenda né gli interessati, né le Organizzazioni Sindacali. Di sicuro le finanze del Comune non verranno salvate dal recupero di tali somme; anzi, il rapporto amministrazione-dipendenti peggiorerà, perché si è creato un clima di reciproca sfiducia”.
“Indubbiamente – conclude Petrelli – un dipendente motivato (anche ma non solo economicamente) risulta molto più produttivo nei confronti sia dell’Amministrazione, sia del ruolo che ricopre all’interno della macchina amministrativa, non sentendosi considerato soltanto un numero, come nel caso di specie. Persino un semplice rapporto di sincera cordialità può risultare efficace. Una vicenda misera che ha minato l’entusiasmo e che avrà strascichi giudiziari; una vicenda che andava gestita diversamente”.