“Il bando per l’Authority impedisce confronto e condivisione”

CIVITAVECCHIA – Venerdì scorso il nostro Sindaco Antonio Cozzolino ha deciso di procedere alla designazione dei tre esperti per la nomina del Presidente dell’Autorità, spettanti al Comune di Civitavecchia, tramite Bando Pubblico.
Il Sindaco ha concepito questa scelta improvvisa dopo un insolito scambio di battute con un consigliere comunale del M5S non perfettamente allineato al suo pensiero. Analizzando lo sviluppo di tale vicenda verrebbe da pensare ad uno stratagemma politico che potrebbe nascondere una “zona d’ombra” dell’amministrazione comunale.
Sulla nomina del Presidente della locale Autorità portuale avevamo sottolineato l’importanza di un confronto politico finalizzato alla scelta di un nome forte e condiviso. Una condivisione indispensabile per individuare una figura qualificata in grado di dare certezze riguardo l’avvio di una reale ed autentica sinergia tra Porto ed Amministrazione Comunale; una figura autorevole capace di contrastare adeguatamente quelle calate dall’alto dai “palazzi romani”.
Non si comprende perché un Sindaco, peraltro appartenente ad un Movimento che ha fatto della condivisione un suo baluardo, scelga la via di un Bando Pubblico che di fatto impedisce il confronto e la condivisione. Un Bando lacunoso che non fornisce garanzia alcuna riguardo le prospettive di “interazione” tra Autorità Portuale ed Amministrazione Comunale semplicemente perché aspetti non inseriti tra i requisiti del bando.
Ancora più difficile comprendere perché un Sindaco convinto ambientalista – certamente consapevole dell’impatto che le centinaia di navi che ogni anno utilizzano il nostro porto hanno sull’aria che respiriamo ogni giorno – non esprima alcuna opinione sull’attuale gestione di Molo Vespucci.
Il Bando Pubblico prevede tempi molto ristretti per la scelta della terna: una settimana. E’ stato pubblicato sull’Albo Pretorio Comunale on line avendo dunque una scarsa diffusione. Ciò impedisce la massima partecipazione che rappresenta essa stessa uno degli obiettivi principali che una selezione pubblica dovrebbe perseguire. Si pensi al caso dell’Autorità Portuale di Brindisi dove hanno deciso di nominare alla Presidenza, un personaggio del calibro del professor Hercules Haralambides, docente di navigazione all’Università di Rotterdam: personaggio che difficilmente sarebbe venuto a conoscenza di un Bando pubblicato sull’albo pretorio on-line del Comune.
Siamo preoccupati che una siffatta selezione – pur nella consapevolezza della buona fede di chi l’ha pensata – si possa rivelare lo stratagemma idoneo a “promuovere” il rappresentante dei propri interessi per coloro che hanno professionalmente ed imprenditorialmente condizionato finora le attività portuali a proprio esclusivo favore. Gli stessi soggetti che non si sono preoccupati della crescita globale dei comparti del turismo locale e della navigazione, insomma dell’interazione della città con il Porto.
Provare per credere.

Vittorio Petrelli – Ripartiamo dai cittadini