“Il bando per gli eventi a Civitavecchia? Una farsa ridicola”

CIVITAVECCHIA – “Il bando sugli eventi indetto dall’assessorato al commercio e turismo si è rivelato soltanto una farsa ridicola”. Questo il commento dell’Associazione La Fenice di Grosseto, che mette nel mirino l’assessore Enzo D’Antò in materia di organizzazione eventi in città.

L’associazione La Fenice è ideatrice e possessore del marchio “Fiera Country”, ha organizzato detta manifestazione a Capalbio nel 2015 e 2016, a Marta nel 2017, a Cerveteri, Cattolica, Olbia e Vasto Marina nel 2018. Oltre La Fiera Country, la Fenice organizza eventi di street food, mercatini e feste in tutta Italia.

“Nel mese di Gennaio – spiegano dalla Fenice – il comune di Civitavecchia aveva indetto un bando per l’organizzazione di eventi in città. La nostra associazione, che opera a livello nazionale su larga scala, con eventi in varie regioni italiane, ha partecipato con una serie di progetti, fra cui alcuni mercatini tematici a corso Centocelle ed un festival delle tradizioni meridionali, da svolgersi nel mese di luglio sulla trincea ferroviaria. Dapprima la commissione aveva dato parere favorevole a tutte le nostre manifestazioni. Inspiegabilmente e senza alcuna motivazione fornitaci ufficialmente, l’assessore D’Anto’ con un colpo di penna, ha cancellato tutte le nostre manifestazioni”.

L’associazione chiarisce che se ciò poteva essere comprensibile a seguito dei malumori nati dall’eccessiva presenza dei mercatini sul corso, appare quantomeno discutibile l’aver cancellato la manifestazione “Made in Sud”, mantenendo però tutti gli altri appuntamenti gastronomici in città, come da ultimo, il Beer Market.

“Il nostro non è un semplice street food – specificano dalla associazione – ma un vero e proprio festival di folclore, tradizioni popolari e cultura, il tutto abbinato a gastronomia e artigianato tipicamente Made in sud. Evento che peraltro, si svolgerà nella città di Napoli, in piazza Dante, a metà ottobre. Sicuramente la città ha perso un’occasione”.

“Non vorremmo pensare male – dichiarano dall’associazione, che nel suo interno conta diversi cittadini di Civitavecchia – ma l’impressione che abbiamo avuto è stata che il bando avesse l’intento di dare solo una parvenza di ‘pari opportunità’, ma che in un secondo momento l’assessore abbia dovuto gettare la maschera accordando gli eventi solo a realtà a lui vicine, guarda caso, le stesse di sempre”.