Iarlori: “Il mio contratto a tempo indeterminato senza concorso è legittimo”

CIVITAVECCHIA – Dall’Avvocato Paolo Iarlori riceviamo e pubblichiamo:

“Egregio prof. Galice,
ho letto il Suo intervento sul quotidiano telematico Centumcellae News, con il quale, ricostruendo la mia carriera nelle società partecipate, mi pone delle domande in merito alla modalità della mia assunzione, avvenuta ad inizio 2007 (dunque oltre tredici anni or sono).
Come ha giustamente evidenziato, il mio curriculum vitae e la mia retribuzione sono pubblicate sul sito internet della società della quale sono dipendente, come giusto che sia, in ossequio agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente.
Con ulteriore e, a mio avviso, altrettanto doverosa trasparenza non mi sottraggo certamente alle Sue domande.
La mia assunzione, come da attento cronista ricorderà, fu oggetto, anche grazie all’esposto di alcuni esponenti politici e sindacalisti, di svariati approfondimenti in sede giudiziaria, che hanno interessato sia la procura della Repubblica che la Corte dei Conti. In esito a questa accurata attività di verifica sia sulla regolarità della mia assunzione sia sulla legittimità della mia retribuzione, è emerso chiaramente ed in ogni sede che la mia posizione era perfettamente lecita è legittima, in quanto tutto venne fatto in scrupolosa applicazione delle normative all’epoca vigenti. La mia posizione, pertanto, è analoga a quella di altre migliaia di dipendenti di società partecipate da enti pubblici, che precedentemente al 2009 venivano solitamente assunti senza il ricorso a procedure ad evidenza pubblica. Con la differenza che, sulla mia personale posizione, hanno svolto le giuste ed opportune verifiche diversi magistrati, che, con la loro attività, hanno confermato la legittimità della mia assunzione e sia della correttezza del lavoro che ho svolto nello svolgimento,entro degli incarichi ricoperti.
Il mio rapporto di lavoro è a tempo indeterminato e percepisco una retribuzione corrispondente al minimo tabellare previsto dal CCNL dei Dirigenti di società che gestiscono servizi pubblici. Nel 2012, in occasione della crisi aziendale di Hcs, rinunciai, con atto unilaterale e spontaneo, ad un superminimo mensile ed ho rinunciato, altresì, alla retribuzione variabile, prevista dal CCNL: da quel momento non ho mai ricevuto o richiesto nulla più di quanto mi spettasse per lo svolgimento della mia mansione. Ritengo di essere l’unico dipendente, nell’ambito delle partecipate del nostro Comune, ad aver rinunciato a parte della retribuzione e non ho alcun rimpianto, in quanto ho sempre inteso la mia attività lavorativa come una attività a servizio per la mia città. Per questo nel lavoro non mi sono mai risparmiato, come possono testimoniare molti dipendenti ed ex amministratori con i quali ho sempre collaborato e collaboro a prescindere dalle personali simpatie politiche, dedicandomi completamente ed in via esclusiva alla società ed ai servizi pubblici da essa gestiti, con una disponibilità totale, ogni giorno dell’anno, festivi e ferie compresi e rinunciando ad avviare una mia attività professionale o altre iniziative economiche private.
Per queste ragioni, in tutta sincerità, credo di essermi guadagnato lo stipendio giorno dopo giorno, come ogni altro lavoratore, dimostrando la dovuta diligenza e senso di responsabilità nello svolgimento delle mie mansioni.
La stima e la fiducia che tutti gli amministratori che, negli anni, si sono succeduti. hanno sempre dimostrato e, soprattutto, quella che moltissimi dipendenti e colleghi con i quali ho il privilegio di collaborare ed il rapporto con tantissimi utenti costituiscono per me la migliore gratificazione per il mio lavoro.
Mi auguro di aver risposto esaustivamente alle Sue domande, in nome di quella trasparenza che ritengo doverosa nei confronti dell’opinione pubblica e della Città e che, per tornare al Suo intervento, è invocata, ad ogni livello, anche dal Partito, Fratelli d’Italia, del quale mi onoro di essere, dal dicembre 2017, un dirigente nazionale.
Cordiali saluti”.

Paolo Iarlori

Ringrazio l’Avv. Iarlori per la pronta risposta, che ci consente di prendere atto come il suo contratto a tempo indeterminato, che oggi gli frutta circa 80,000 euro di retribuzione annuale, non discenda da alcuna procedura concorsuale o ad evidenza pubblica. Una circostanza sicuramente legittima, e sulla quale non abbiamo infatti sindacato, ma che pone un evidente problema di moralità, essendo CSP, HCS ed ETM delle partecipate del Comune. Quella stessa moralità che Iarlori e Fratelli d’Italia sembrano invocare a fasi alterne, a seconda dei protagonisti e delle situazioni; salvo poi appellarsi, come in questo caso, alla legittimità giuridica dei procedimenti per non dover fare i conti con ciò che è opportuno ed eticamente corretto. Una pratica più che abusata dalla peggior politica.

Ma. Ga.