I sindacati presentano la loro ricetta per l’occupazione

CIVITAVECCHIA – I sindacati presentano la loro ricetta per l’occupazione. Domani pomeriggio, martedì 18 febbraio, alle ore 16:00 presso l’Aula Pucci del Comune di Civitavecchia, Cgi, Cisl e Uil illustreranno infatti la Piattaforma Territoriale per il Lavoro definita, in maniera collettiva, attraverso il contributo di tutte le categorie dei lavoratori e dei pensionati territoriali, ponendola all’attenzione delle Istituzioni, di tutte le forze sociali e organizzazioni datoriali, dei grandi attori economici del territorio, delle forze politiche, associazioni e movimenti.
“Siamo partiti, in ragione della drammatica crisi in atto che sta determinando una progressiva e pesante perdita di posti di lavoro, dalla necessità di mettere in campo idee, proposte e percorsi per salvaguardare il lavoro esistente – affermano i segretari cittadini della triplice Cesera Caiazza, Paolo Sagarriga Visconti e Giancarlo Turchetti – guardando alle situazioni segnate da maggiore incertezza come quella delle municipalizzate di Civitavecchia e della Centrale di Tirreno Power, e, al tempo stesso, per determinare le condizioni di una ripresa capace di creare nuova occupazione. Nell’elaborazione della Piattaforma, pur partendo dalla centralità di Civitavecchia – in quanto comune capofila di una larga area ed in grado di svolgere un ruolo “trainante” in ragione delle grandi potenzialità date dal Porto e dal Polo energetico – abbiamo inteso avanzare proposte legate ad un’idea di sviluppo capace di coinvolgere un esteso territorio; dai 4 comuni del Distretto Rm F 1 a Tarquinia, Ladispoli, Cerveteri, fino a Bracciano e agli altri comuni del Distretto Rm F 3. E’ nostra intenzione, utilizzando anche l’autorevolezza del ruolo dei tre Segretari Generali Cgil Cisl Uil di Roma e Lazio, Di Berardino, Bertone e Bombardieri, che parteciperanno all’iniziativa di domani, avanzare proposte con le quali, movendo dalle grandi potenzialità del territorio, mettere in campo un’idea di sviluppo utile non solo per l’area bensì per l’intera economia dell’attuale provincia di Roma e per tutta la Regione Lazio”.