I lavoratori Pas: “Pronti al dialogo ma questa volta non a scatola chiusa”

CIVITAVECCHIA – I lavoratori PAS dopo gli incontri avuti con l’Amministratore della società Renato Calabrese, ripetuti in questi ultimi mesi, hanno richiesto alla Adsp come Socio Unico un incontro risolutivo.

“Atto dovuto – spiegano in una nota i lavoratori – e conseguente il momento della ripartenza dello scalo dopo il blocco pandemico, atto a fronteggiare le continue problematiche nel settore operativo visto che, all’aumento dei servizi richiesti, ci si trova di fronte alla ristrettezza del personale impiegabile. Tutto ciò collegato al fatto che le parti, ad un anno dal fatidico rinnovo contrattuale, possano dire la loro per il continuo societario oltre il 2023. In tutto ciò va detto che sul fronte lavorativo ci si è sempre resi disponibili a trattare le problematiche poste in essere, stallo messo ora sulla bilancia da chi gestisce la società, e seppur la forza lavoro si sia sempre mostrata propositiva nei confronti della Autorità Portuale questa lealtà, sul fronte opposto aziendale, non possiamo dire sia stata reciproca. Va ricordato il mancato riconoscimento dello sforzo che, l’unità produttiva, ha sostenuto su l’indicazione diretta dell’ente nel mese di agosto e settembre dello scorso anno, visto che in questi due mesi gli operatori addetti al controllo in ambito portuale, dopo essersi visti decurtare il premio produzione (in quanto disdettato da parte del vecchio amministratore), sono stati obbligati ad effettuare turni spezzati senza avere un riconoscimento economico, che lo stesso Segretario Generale pro-tempore, in quell’occasione come Controllo Analogo della società partecipata, aveva concordato con i lavoratori stessi In questi anni di sinergie e collaborazione con le varie forze site nel Porto, Polizia di Frontiera, Capitaneria di Porto, Dogana, Guardia di Finanza e Imprese portuali, i lavoratori hanno sempre dimostrato di essere un ingranaggio utile al corretto funzionamento dello Scalo”.

“Ci si auspica – concludono – che l’incontro avvenga a breve, senza soluzioni esterne (come già avvenuto) o estemporanee al momento, in un clima di collaborazione e riconoscimento per quanto fatto nelle difficoltà in cui opera la forza lavoro da tempo”.