CIVITAVECCHIA – Conferenza stampa chiarificatrice stamattina in Comune da parte del Sindaco Gianni Moscherini all’indomani dell’assemblea generale per ridefinire le sorti della holding servizi HCS e di CI (Civitavecchia Infrastrutture), allo scadere dei mandati del consiglio direttivo. In sostanza un addio di una dirigenza di cui il sindaco non manca di decantare le lodi: un bilancio chiuso in attivo sarebbe infatti il frutto di “una politica aziendale mirata per tutto il corso del mandato al costante incremento dei servizi, indirizzata a contrastare il sistema di licenziamenti provocato dalla crisi, operando controcorrente, attraverso una riqualificazione dei contratti di lavoro e diverse nuove assunzioni”, vedi il progetto “Città Pulita”. Per quanto riguarda l’immediato futuro della Holding e di CI si profila una fase di transizione: a breve partirà infatti una gara europea mirata alla scelta di un concorrente –previsto nella forma di società privata – che acquisisca il 60% di HCS, riconoscendo nella Holding, come ha precisato Moscherini, “una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico del territorio”. Intanto, la Holding passa in mano a un amministratore unico, individuato personalmente dal sindaco nella persona di Luciano Mocci, ex segretario generale dell’Autorità portuale. In attesa del completo riassetto della Holding e della conseguente nomina del nuovo consiglio direttivo, sarà dunque Mocci a sostituire il vecchio vertice formato da Massimo Boschini, Stefano Velocci e Antonio Palomba. A tal proposito è lo stesso Mocci a precisare: “E’ un impegno questo, che mi assumo con particolare entusiasmo perché mi permette di lavorare nella mia città. Il mio apporto sarà quello di fornire un aiuto concreto, mettendo a disposizione di HCS la mia esperienza in questa fase di passaggio. E, da appassionato di storia e filosofia, non posso non cominciare questo percorso citando Kant: ‘fai quel che vedi, avvenga quel che può’”. Nel frattempo, anche il destino di CI – che rimarrà invece società di patrimonio interamente comunale – è vincolato a questo momento di passaggio: anche per Civitavecchia Infrastrutture infatti, si è pensato alla soluzione provvisoria dell’amministrazione unica, di cui prende le redini Ennio Fano, dirigente dell’Enel da poco in pensione. Un compito di cui anche Fano si dichiara onorato, non mancando di sottolineare come sia proprio “l’attivo in bilancio uno degli aspetti più positivi per una ottimistica ripartenza dei lavori”. “L’approccio che intendo ora seguire – precisa ancora il nuovo amministratore – si propone di passare da una politica conservativa a una politica di valorizzazione”. Valorizzare al massimo il patrimonio pubblico in quanto bene della comunità, sembra essere lo slogan che trova d’accordo nuova CI e amministrazione comunale: certo, le linee guida pensate per perseguire l’obiettivo restano ancora parecchio oscure, e si attendono delucidazioni. Quel che è certo è che, almeno per il momento, l’unico aspetto positivo di questo accentramento dei poteri amministrativi sembra essere un abbattimento dei costi, con un conseguente respiro di sollievo anche per il bilancio pubblico. Una politica del risparmio a cui Moscherini sostiene di aver pensato ampiamente, proponendo tra i primi appuntamenti in agenda per i nuovi amministratori un congruo abbassamento degli stipendi dei dirigenti. A questo si affiancherebbe, sembra nell’ottica di un risanamento, la scelta di far seguire entrambe le società sul piano del bilancio da un unico consiglio di revisori, sempre alla guida di Gianni De Paolis. Una scelta che lega sempre più a doppio filo il destino delle due società.
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