Gli strani risparmi di Poste Italiane

posteCIVITAVECCHIA – Risparmiare in tempi di crisi per spendere di più. Sembra un paradosso ma è quello che pare stia riuscendo a fare Poste Italiane Spa, secondo quanto denuncia il segretario federale della Fiamma Tricolore Gabriele Pedrini, in seguito all’accorpamento degli uffici Pt di Allumiere e Tolfa alla sede Centrale di Civitavecchia. Una decisione che, sulla carta, dovrebbe garantire per l’appunto risparmi all’azienda ma che in realtà produce maggiori spese. In che modo? “Per quanto attiene la distribuzione della posta – spiega Pedrini – essa oggi prevede l’afflusso, con mezzi propri, del personale di Tolfa ed Allumiere,  preposto alla consegna dei plichi, presso la sede centrale di Civitavecchia ove lo stesso personale provvede a ritirare i plichi, caricarli sul mezzo di servizio per provvedere poi alla successiva distribuzione presso le cittadine di Allumiere, la frazione di La Bianca  e Tolfa e quindi, a fine servizio, tornare a Civitavecchia per depositate il mezzo di servizio e la posta ‘ speciale’ inevasa. Presso gli uffici Pt delle citate cittadine sono rimaste le sole funzioni ‘finanziarie’ ovvero i servizi in danaro come il pagamento delle utenze, il ritiro delle pensioni etc.. L’aspetto pregnante del problema è che  si muovono cinque autovetture su e giù due volte al giorno, invece che un solo mezzo due volte al giorno come in precedenza, per trecentosessantacinque giorni l’anno, con uno spesa di carbolubrificanti non certo lieve visti gli attuali prezzi e, peraltro, con un tasso di usura dei mezzi non indifferente”.
L’aggravio di spesa, dunque, sarebbe evidente secondo l’esponente della Fiamma Tricolore che si chiede perché, in tale quadro, non sia stato accorpato l’Ufficio Pt di Santa Marinella: “In chilometri é meno distante di quello di Allumiere e vorremmo capire quale alchimia si celi dietro tale  apparente contraddizione! Stanti le continue lamentele della popolazione collinare circa la discontinuità e la non eccessiva celerità della consegna della posta con preciso riferimento al recapito di bollette abbondantemente già scadute o in scadenza il giorno successivo ci si chiede dove sia la logica del provvedimento in questione tanto in funzione dell’economia delle risorse pubbliche quanto dell’efficienza del servizio stesso!”.
“Come diceva Cain nel suo romanzo – conclude ironicamente Pedrini – ‘Il postino bussa sempre due volte!’ o almeno dovrebbe farlo …ma non  ad Allumiere, La Bianca e Tolfa come sostengono i residenti”.