Gli insegnanti correggono i compiti in piazza per protesta

PincioCIVITAVECCHIA – Il neonato Coordinamento territoriale a difesa della scuola pubblica torna a manifestare contro i tagli all’istruzione con una singolare forma di protesta organizzata per sabato pomeriggio, 17 novembre, a partire dalle ore 16, presso piazzale Guglielmotti. Docenti delle scuole di ogni ordine e grado daranno vita infatti ad una correzione pubblica di compiti in classe e verifiche in aperta polemica con la proposta dell’innalzamento dell’orario di lavoro, che il Governo vorrebbe portare da 18 a 24 ore a parità di retribuzione. Provvedimento che la scorsa settimana, in sede di Commissione bilancio, è stato al momento cassato ma che, secondo gli insegnanti, non può considerarsi cancellato fino a quanto non sarà approvata la Legge di Stabilità. Anche se non è solo questo il motivo della loro protesta, come spiega un comunicato stampa del Coordinamento.
“Protestiamo – affermano i docenti – perché il Disegno di Legge Aprea che il Parlamento si appresta ad approvare prevede l’ingresso di rappresentanti dei privati negli organi collegiali delle scuole, togliendo autonomia e rappresentanza a genitori, studenti e insegnanti; prevede inoltre la possibilità da parte di privati e fondazioni di finanziare gli istituti, aprendo di fatto le porte alla privatizzazione delle scuole, ad una discriminazione dell’offerta formativa e ad un’inaccettabile lesione del principio di pari opportunità e qualità tra le scuole italiane”.
Protestano inoltre perché “il Decreto di Stabilità di imminente approvazione da parte del Parlamento contiene nuovi e inaccettabili tagli, per oltre un miliardo di euro, al mondo dell’istruzione, condannando la scuola pubblica italiana ad un drastico peggioramento della qualità della didattica; nelle scuole dove già alunni e genitori provvedono oggi a proprie spese ad acquistare sapone e carta igienica, il risultato sarà un’offerta formativa ancora più scadente e una crescita culturale dei ragazzi sempre più inadeguata”.