Gli astrofili: “Attenzione alla lampade al Led sul Lungomare”

lampione ledCIVITAVECCHIA – Non soddisfa per nulla l’Associazione Astrofili Civitavecchiese la risposta che l’Assessore Mirko Mecozzi ha dato in merito all’attuale impianto di illuminazione di via Thaon de Revel, che il responsabile ai lavori Pubblici ha assicurato verrà sostituito nei prossimi giorni con lampade al Led.
“Ci permettiamo di dire al neo Assessore – afferma il Presidente Carlo Rossi – che non basta eseguire il rifacimento di un impianto di illuminazione ma bisogna prima verificare che tipo di impianto si va ad installare. A tal proposito consigliamo all’Assessore di fare un sopralluogo a Piazza Verdi dove c’è un impianto di illuminazione con lampade a Led. Anticipiamo all’Assessore che l’impianto di illuminazione a lampade Led installato a Piazza Verdi è un classico impianto stradale installato in un giardino pubblico! In un giardino o parco pubblico, a nostro avviso, si dovrebbe installare un impianto d’arredo urbano consono all’ambiente da illuminare (a tal proposito un intervento del neo Assessore all’ambiente Roberta Galletta sarebbe d’obbligo) e nella strada che lo circonda un impianto di illuminazione stradale”.
Riguardo al nuovo impianto di illuminazione per esterni che verrà installato in via Thaon De Revel, l’associazione sottopone a Mecozzi queste osservazioni. – “Il regolamento n.8/2005 alla legge Regione Lazio 23/2000, prescrive, fra l’altro, che l’emissione luminosa degli apparecchi verso l’emisfero superiore (cd/Klm) e l’efficienza luminosa delle lampade (lm/W) rientrino nei limiti previsti dal regolamento citato ed il regolamento stesso consiglia fortemente l’uso di lampade a scarica al sodio alta pressione; il regolamento prescrive che gli impianti di illuminazione stradale della Regione Lazio siano dotati di apparecchiature atte a ridurre il flusso luminoso (quasi tutti gli impianti cittadini non rispettano tale Norma di legge, con un onere economico notevole per le casse Comunali, visto che si potrebbe risparmiare il 30 – 50% della luce emessa o tradotto in danaro centinaia di migliaia di euro all’anno). A quando la messa a Norma di legge? Riportiamo le seguenti note tecnico/economiche sull’uso di apparecchi con lampade a Led in esterno: lo spettro di emissione si pone sulle lunghezze d’onda di una luce bianchissima (temperatura di colore anche superiore a 5.000 °K contro i circa 3.000 °K di un lampada al sodio alta pressione) che può provocare abbagliamento e memorizzazione della luce nella retina; lo spettro di emissione dei Led è il nemico ‘numero uno’ delle osservazione e fotografia astronomica; infatti a parità di potenza provoca un inquinamento luminoso notevole visibile a chilometri di distanza; le lampade a Led attirano la microfauna molto di più delle comuni lampade al sodio alta pressione provocandone la moria in abbondanza (nota di interesse per l’Assessore all’Ambiente Roberta Galletta); la commissione internazionale IAU (Associazione Astronomica Internazionale) si è dichiarata contraria alla revisione CIE TCF – 421 della Norma CIE 126 ed in sede internazionale c’è un’opposizione durissima della commissione astronomica internazionale sull’uso della luce per esterni a Led”.
L’ultima osservazione dell’Associazione Astrofili Civitavecchiese è di tipo qualitativo: “L’installazione di apparecchi di arredo urbano deve tener conto: della forma e colore degli apparecchi, delle loro caratteristiche ed emissione luminosa, dei pali; tali pali ed apparecchi debbono essere perfettamente integrati nell’ambiente circostante al fine di valorizzare la città notturna ed in particolar modo il centro storico”.