CIVITAVECCHIA – Dopo quattro mesi di gestione Cozzolino, alla crisi già pesante nel settore dell’edilizia si aggiunge la totale inerzia dell’Amministrazione Comunale che non riesce a neanche a far partire i lavori aggiudicati e finanziati. È il caso di molti cantieri come quello cimiteriale (importo 300.000 euro), l’arredo urbano (500.000 euro), la manutenzione stradale (1.200.000 euro), il dearsenificatore che, come è noto, è ancora impantanato nei meandri delle autorizzazioni paesaggistiche che per gli amministratori 5 Stelle si sono rivelate montagne invalicabili.
L’atteggiamento complessivo e le conseguenze che ne derivano, risultano essere la miscela peggiore che ci si potesse aspettare da una giunta e da una maggioranza giovani e completamente rinnovate. Avevamo messo in preventivo qualche errore di esperienza, forse qualche svarione dovuto alla troppa foga di chi vuole dimostrare tutto e subito. E invece no: i nuovi inquilini di palazzo del Pincio si dimostrano i più accaniti nel discriminare chi non la pensa come loro, si rivelano insofferenti alle critiche politiche e sono costantemente rivolti al passato nella ricerca di un capro espiatorio, in ogni campo, per mettere in secondo piano la propria incapacità amministrativa.
Sulle cose da fare invece procedono con cautela, tanta cautela da sembrare praticamente immobili… Anche ciò che era già stato aggiudicato e finanziato dal Commissario Prefettizio è fermo perché nessuno firma quello che sarebbe obbligato a firmare. Esponendo, tra l’altro, il Comune a richieste di risarcimento danni perché i prezzi, col tempo, non sono più congrui a quanto previsto nel bando di gara.
Ad esempio i lavori del vecchio cimitero, che deve essere urgentemente ristrutturato perché già sanzionato dalla ASL per interventi di messa in sicurezza, non sono ancora partiti perché la Ditta aggiudicataria, dal mese di aprile, neanche riesce a firmare un contratto. Questo comporta che trascorsi 180 giorni dalla offerta (come da codice contratti) la stessa ditta può chiedere la revisione prezzi e i danni per il mancato guadagno, procurando un evidente danno erariale per inadempienze a carico del Comune.
Inoltre ci chiediamo come mai Cozzolino, che dice di voler incentivare la micro economia, tenga bloccati i piccoli lavori di manutenzione straordinaria che potrebbero dare un respiro alla crisi occupazionale di tutto il settore edilizio. Stessa considerazione vale per molti altre opere appaltate durante l’amministrazione Tidei e che a distanza di 1 anno sono ancora chiuse in un cassetto. È il caso eclatante dell’area delle FS ceduta gratuitamente al comune nell’ottobre 2013 per fare un parcheggio pubblico a supporto di pendolari ed i mezzi NCC.
Ed ancora, tutto fermo anche riguardo ai lavori appaltati nella manutenzione stradale già dal luglio 2013, attraverso i quali si potrebbe realizzare un’opera così importante come un parcheggio di scambio e decongestionamento della sosta.
Ma gli ineffabili Amministratori a 5 stelle sono lì, immobili… Nulla li turba perché assorti a scrutare nel passato come un detective privato che deve per forza portare degli indizi al suo cliente per essere confermato nell’incarico. Però intanto questa inerzia operativa comporterà rivalse e contenziosi con le Ditte appaltatrici ai quali sicuramente il Comune dovrà soccombere. Poi chi pensa di non sbagliare rimanendo immobile, sarà chiamato dalla Corte dei Conti per spiegare i danni erariali procurati all’Ente. Ma intanto, se non cambia qualcosa, per la città si delinea un durevole periodo di prostrazione.
Marco Piendibene
Pietro Tidei
Rita Stella
Marco Di Gennaro
Mirko Mecozzi