Gino De Paolis in visita al carcere di via Aurelia: “Una struttura ben organizzata”

CIVITAVECCHIA – “Questa mattina ho visitato il carcere circondariale di Civitavecchia, per osservare di persona le condizioni di chi lavora e di chi è in custodia nella struttura penitenziaria della mia città. Con molta attenzione ho anche raccolto il recente appello lanciato dalla Cgil Funzione pubblica, proprio sul quel carcere, affinché le Istituzioni si impegnino a garantire il personale di polizia penitenziaria, che oggi è sottostimato e che necessita di essere implementato per garantire un servizio di qualità”. A dichiararlo in una nota è Gino De Paolis, capogruppo Sel alla Regione Lazio.
“Con la Direttrice dott. Patrizia Bravetti, che ringrazio per la completa collaborazione e per la passione con cui svolge la sua funzione – spiega De Paolis – ho girato tra le sezioni e parlato con i detenuti riscontrando una situazione di massima tranquillità. Un clima sereno, facilitato da regole interne, che consentono a tutte le celle di restare aperte e permettere una certa libertà di movimento per molte ore nell’arco del giorno. E’ evidente che nonostante la situazione sia molto migliore rispetto a quando il carcere era classificato tra quelli di massima sicurezza (oggi il carcere ospita solo detenuti comuni), vi sono questioni che restano di primaria importanza. In primo luogo la necessità di incrementare le attività che consentono un processo di integrazione e di reinserimento nella società per i detenuti, nel 50% dei casi extracomunitari. Serve, anche attraverso piccoli interventi, mettere in atto progetti che vanno in questa direzione provando a sostenerli nel tempo e allargarli al maggior numero di persone. Per quanto di mia competenza, ho assicurato alla Direttrice l’impegno affinché alla Regione Lazio non si perda di vista quanto sia importante la mediazione culturale non solo per i detenuti, ma per tutti coloro che operano nel carcere. In questo senso raccolgo anche un’altra richiesta relativa alla necessità di avviare un percorso per rafforzare la possibilità per i detenuti di svolgere attività lavorative all’interno della struttura”.
“Una struttura – prosegue il Consigliere – ben organizzata, che nonostante la scarsità di risorse, riesce a rendere funzionante e vivibile la vita all’interno. Da parte mia, come Consigliere alla Regione Lazio, quindi l’impegno a sostenere il lavoro che la Direttrice sta portando avanti, garantendo gli strumenti necessari, in termini sia di personale impiegato, sia in termini di risorse per i progetti di reinserimento. Faremo la nostra parte, convinti, come sempre, che la collaborazione stretta tra Istituzioni sia la chiave per migliorare la vita nelle carceri italiane.”