CIVITAVECCHIA – Il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito dei comunisti Italiani di Civitavecchia, esprimono la loro soddisfazione per il successo della campagna referendaria lanciata dalla Federazione della Sinistra per l’eliminazione del vitalizio dei consiglieri e degli assessori della Regione Lazio. “A Civitavecchia, in poche ore, sono state raccolte ben 500 firme – informano i Partiti – segno del sostegno da parte della cittadinanza per questa iniziativa che ha come obiettivo l’eliminazione dei privilegi. I banchetti – continuano – proseguiranno nelle prossime settimane. Per quanti hanno interesse a sostenere il referendum, ricordiamo che è possibile sottoscriverli anche presso la segreteria del comune di Civitavecchia, e ai banchetti che potrete trovare al mercoledì e il sabato presso il mercato”. Per la sottoscrizione dei referendum, è necessario presentarsi muniti di un documento di identità valido. Attraverso il referendum abrogativo la Federazione della Sinistra dichiara l’intento di “restituire equità sociale e porre fine a un privilegio particolarmente insopportabile in un momento in cui le condizioni di vita di gran parte della popolazione peggiorano sempre di più, a causa di una gestione della crisi che penalizza i più senza intaccare i privilegi di pochi. Solo in questa legislatura sono 85 i consiglieri e gli assessori a cui viene operata la trattenuta per il cosiddetto ‘Fondo di Previdenza’, meglio conosciuto come vitalizio. – spiegano – Un’uscita che mensilmente costa al Consiglio Regionale 128.521 euro, per un importo annuo pari a euro 1.542.000, a cui si aggiunge il costo sopportato da questa istituzione per il pagamento del vitalizio agli ex consiglieri che godono già di tale privilegio, che ammonta a 1.218.000 euro al mese. In vitalizi, gli attuali consiglieri regionali costeranno ulteriori 4.500.000 euro annui, una volta raggiunta l’età per l’accesso al beneficio. Questo costo si andrà ad aggiungere ai 17.000.000 di euro già spesi annualmente dal Consiglio regionale per i 221 ex consiglieri che attualmente ne usufruiscono. Quindi, a partire dai 50 anni e per tutto il resto della loro vita, questi consiglieri percepiranno un vitalizio mensile di 4.400 euro per una sola legislatura, che potrà essere riversato, in caso di morte del beneficiario, alla moglie, oppure al figlio fino ai 26 anni, oppure alla convivente. Se è vero che l’aspettativa di vita, quel criterio in base al quale l’età per l’accesso alle pensioni è salita a 67 anni, è oggi di 84 anni, in 34 anni di beneficio (restando inalterati i costi attuali) gli 85 consiglieri costeranno alle casse regionali 153 milioni di euro”, concludono.
Secondo tale ragionamento la vittoria del referendum con il raggiungimento di 50.000 firme, porterebbe a un risparmio di più di 4 milioni di euro l’anno, solo eliminando i vitalizi dei consiglieri attualmente in carica, fondi pubblici che potrebbero essere reinvestiti in sanità, cultura, servizi sociali. Quanti sono interessati, possono avere informazioni consultando il sito www.novitalizilazio.it oppure telefonando ai numeri 06 – 6593.2678 / 2726 o inviando una mail all’indirizzo info@novitalizilazio.