Ghirga: “L’Arpa deve dirci perché l’acqua non è potabile”

fontanellaCIVITAVECCHIA – L’acqua continua a non essere potabile a Civitavecchia, con gravi disagi fisici ed economici per migliaia di cittadini, senza che si riesca non solo a porre fine all’eccessiva presenza di trialometani ma almeno a capire le cause del suo inquinamento.
E’ per questi motivi che il Dottor Giovanni Ghirga, quale Portavoce della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente per l’Alto Lazio (ISDE-AL), ha inviato formale richiesta all’Arpa Lazio, e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, nel rispetto della direttiva sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale (dir. 2003/4/CE), per conoscere “le cause chimiche/fisiche/batteriologiche della non potabilità dell’acqua in alcune zone di Civitavecchia”.
“Secondo la direttiva 2003/4/CE – scrive Ghirga nella sua lettera – il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea e riconosciuto dallo stato italiano (decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195). Nel rispetto della suddetta normativa, i dati richiesti devono essere consegnati all’ISDE-AL non oltre 1 mese dalla presente. Qualora ciò non avvenga – fa sapere il Dottore – il sottoscritto, attraverso i legali dell’ISDE, procederà alla richiesta della riparazione del torto per violazione del diritto ambientale all’ente od alla persona fisica che ne sarà responsabile”.