“Gestione del servizio idrico illegale, intervenga la Polverini”

regione lazio (2)CIVITAVECCHIA – Nel corso del 2008 numerosi cittadini contattavano l’associazione Codici per segnalare il comportamento del Comune di Civitavecchia in tema di servizio idrico. “Il Comune, infatti, invece di consegnare le reti e gli impianti al gestore del SII, come previsto legalmente, aveva costituito una società dove far confluire tali reti ed impianti, ponendosi in questo modo fuori dal sistema previsto dalla legge Galli e dalla legge regionale del Lazio – scrive Susanna Ficara dell’associazione Codici – In tale contesto, le Autorità competenti Ato 2 e il gestore interessato Acea Ato 2 non hanno adottato nessun provvedimento per impedire l’arbitrario provvedimento. Visti i fatti, Codici segnalava la situazione al Garante Regionale del Servizio Idrico e veniva a conoscenza che la vicenda era già stata posta all’attenzione del Presidente del Conviri”. Pare che l’associazione si fosse anche rivolta alla Regione Lazio, al Prefetto di Roma e alla Sto Ato 2, senza ricevere però nessuna risposta. Nel marzo di quest’anno le associazioni Codici e Mdc notificavano un atto di diffida nei confronti del Sindaco del Comune di Civitavecchia, del Presidente della Provincia di Roma, in qualità di presidente Ato 2 e del legale rappresentante pro tempore Acea Ato 2. “Nonostante tali iniziative, il Comune di Civitavecchia procedeva comunque a emettere un bando (attraverso procedura di evidenza pubblica) per la presentazione di offerte di acquisto della quota azionaria di Hcs del 60%, in evidente violazione di legge – dichiara Susanna Ficara – All’atto di diffida delle associazioni, la Commissione Nazionale per la Vigilanza sulle Risorse Idriche ha risposto sottolineando l’illegittimità del comportamento del Comune di Civitavecchia, invitando al ripristino della situazione di legalità. Ha inoltre chiesto alla Regione Lazio di adottare ogni iniziativa per risolvere la situazione. L’atto di diffida è però rimasto privo di riscontri”.
Proprio in merito a questa vicenda è stata presentata una interrogazione dai Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo al Presidente Renata Polverini e all’Assessore all’Ambiente e Sviluppo sostenibile Marco Mattei per chiedere “quali provvedimenti la Regione intenda promuovere per ripristinare la legalità a Civitavecchia” e “quali atti intenda allestire nei confronti di At 2 e Acea Ato 2, visto il grave inadempimento degli obblighi previsti dalla legge”. “Anche Codici – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – è in attesa di una risposta della Regione. È inammissibile che il Comune di Civitavecchia perseveri nella sua condizione di illegalità, senza che nessuno predisponga azioni concrete”.