Fuoco alle polveri nel centrodestra

CIVITAVECCHIA – E’ ormai scontro frontale nel centrodestra, palesemente spaccato dopo l’ultimo rimpasto di Giunta che ha fatto esplodere definitivamente rancori e dissapori all’interno della coalizione. E con Fratelli d’Italia e La Svolta ormai ufficialmente all’opposizione la diplomazia di qualche settimana fa ha ormai lasciato il posto alle accuse pubbliche, con un botta e risposta tra gli ormai ex alleati della coalizione.

Ad accendere la miccia le dichiarazioni al vetriolo di Tedesco nei confronti dell’ex senatore di FdI Augello, accusato di ingerenze nelle politiche dell’Amministrazione civitavecchiese. E la risposta del coordinamento locale del partito e gli esponenti de La Svolta, attraverso una nota congiunta, non si è fatta attendere.

A poco meno di due anni dalla vittoria elettorale del centro destra, allargato a liste di impegno civico, che ha portato l’Avv. Ernesto Tedesco a ricoprire la massima carica cittadina, lo stesso ha ritenuto in maniera tanto improvvisata quanto inopinata, di dar vita ad una nuova Amministrazione collocando all’opposizione sia il Partito di Fratelli d’Italia sia la Lista Civica La Svolta con esso federata – si legge nella nota – Tutto ciò nel più totale disprezzo della volontà degli oltre 4000 cittadini di Civitavecchia che, attraverso le urne, hanno espresso poco più di un anno e mezzo fa apprezzamento e consenso per uno specifico progetto politico, per un programma condiviso e sottoscritto da tutte le forze della coalizione e per una squadra di governo concordata. Non c’è e non può esserci scandalo, se un’amministrazione procede in corso d’opera ad aggiustamenti, verifiche o rimpasti (oggi con una terminologia diversa nella forma ma identica nella sostanza, vengono denominati Fasi) se l’obiettivo è quello di rafforzare l’Esecutivo, di allargare il perimetro di una maggioranza, di ampliarne i confini, per renderla più stabile, più operativa e più efficace nell’interesse della comunità amministrata. Ma se avviene l’esatto contrario, allora sì che si ha il diritto e ancora di più il dovere di approfondire, di capirne e di reclamarne le ragioni. A Civitavecchia è stato così, è accaduto precisamente questo: Il Sindaco Tedesco è riuscito con un’impresa epica e che resterà impressa negli annali della storia politica della nostra città, a dar vita ad una Amministrazione diversa, geneticamente modificata e più debole di quella uscita dalle urne, sia sul piano politico che su quello numerico. Sul piano politico ha prodotto infatti il tradimento della volontà degli elettori ed una lacerazione gravissima tra i partiti del centro destra locale, i cui riflessi condizioneranno in maniera pesante i futuri rapporti e che comunque renderà quantomeno più facile alle Sinistre la strada per riconquistare il governo della Città. Sul piano numerico, riducendo a 13 il numero di Consiglieri a sostegno della maggioranza, ha esposto ancora di più la sua Giunta al potere interdittivo che ogni singolo Consigliere potrà da domani far valere con maggiore determinazione. Ne ha quindi ridotto la stabilità. Di fronte ad un disastro del genere l’interrogativo a cui va data risposta è: cui prodest? Perché se tutto quello che è accaduto fosse soltanto frutto di irresponsabilità politica, di limiti personali e/o caratteriali, sarebbe grave comunque, ma comporterebbe un danno limitato. Se invece le ragioni della crisi dovessero essere ascritte ad interessi talmente consistenti e condizionanti che hanno indotto il Sindaco in errore, sarebbe devastante. La Città non ha capito cosa è successo e perché è successo. Tedesco non può più nascondersi, ha il dovere di spiegare e di fugare ogni residuo dubbio in ordine al fatto che le ragioni di questa crisi siano tutte al di fuori della politica”.

Parole che hanno fatto immediatamente scattare il resto del centrodestra ancora fedele e Tedesco, che attraverso una nota congiunta sottoscritta dai gruppi consiliari di Forza Italia, Lega, Lista Tedesco e Gruppo misto ha così contrattaccato: “Leggiamo commenti sulla soluzione della crisi politica a Civitavecchia, che ci sembrano disperati più che disparati. Infatti vengono sempre dagli stessi ambienti, se non dalla stessa famiglia. Intendiamoci, sono assolutamente comprensibili gli sfoghi di chi si sente (più o meno a ragione) defenestrato, ma ciò a patto di raccontarla giusta e raccontarla tutta. A proposito di motivazioni politiche, tuttavia, sarebbe interessante scoprire perché c’è tanto interesse per le faccende civitavecchiesi da parte dell’ex senatore Augello e della ex eurodeputata Roberta Angelilli. Il che pare quasi circoscrivere la radice del problema ad un ambiente ben preciso: quando è stata avviata la verifica di maggioranza, qualcuno ha preferito trasferire sui tavoli romani la soluzione locale. E sui tavoli romani a fare le veci di Fratelli d’Italia c’era proprio l’ex senatore Augello, in una autonomia di fatto che a noi tutti è parsa da subito singolare. Ora, questi osservatori “interessati” della politica cittadina se ne facciano però una ragione: il sindaco Tedesco ha non solo il convinto sostegno della maggioranza, ma della gran parte dei cittadini. Al contrario di chi, ondeggiando tra epurazioni e federazioni, ha dato vita ad un autogol politico davvero grave, rifiutando la giusta rappresentanza in giunta che era stata riservata dal Sindaco a Fdi. Chi è causa del suo male, però, adesso pianga se stesso”.

La sensazione, a leggere queste prese di posizione, è che lo scontro sia solo all’inizio.