CIVITAVECCHIA – “Ribadiamo il nostro sostegno alle associazioni sul territorio che si sono battute per la salvaguardia dell’ambiente, le ringraziamo e le inviatiamo a continuare la loro azione”. Così questa mattina Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio (nella foto) si è espresso dopo aver presentato un dossier in anteprima sulle emissioni dei fumi del porto di Civitavecchia e della centrale di Tvn.
L’associazione ambientalista nelle prossime settimane chiederà la verifica esatta delle prescrizioni che negli anni si sono susseguite per l’elettrificazione delle banchine e l’immediata applicazione delle stesse. “L’elettrificazione delle banchine va effettuata subito – ha affermato Parlati -la qualità dell’aria a nord della provincia di Roma è critica, come confermano gli studi Arpa Lazio: per diverse aree non arriva a livello ‘buono’, nel 50-60% dei casi a volte addirittura il 70% dei giorni l’anno”.
Eppure l’elettrificazione delle banchine, secondo i dati forniti da Legambiente, ridurrebbe gli ossidi di azoto da 450 tonnellate annue a 18,1 per la sola banchina crociere. Una situazione che si va a sommare alle emissioni delle centrali termoelettriche, su cui i dati forniti da Parlati sono allarmenti: “Per l’inquinamento da anidrite carbonica i primi dati del 2010 evidenziano che la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord ha prodotto ben 6,7 milioni di tonnellate di CO2, superando di gran lunga i circa 5 milioni concessi in credito gratuito dal governo”.
Insomma, stando ai dati di Legambiente, i conti non tornano.
Simone Pazzaglia