Freedom invoca le dimissioni di Lollobrigida: “Incapace e inadeguato”

protesta pendolariCIVITAVECCHIA – “Lollobrigida? Inadeguato e incapace a comandare il Trasporto pubblico del Lazio”. Questo l’impietoso giudizio del movimento Freedom che boccia senza appello la politica dell’Assessore regionale, reclamandone le dimissioni.
“Francamente – si legge in una nota del Coordinamento politico – pensavamo che il tempo dei proclami, e delle promesse, fosse finito da un pezzo. Invece, leggendo della ennesima conferenza stampa dell’assessore Lollobrigida, dobbiamo purtroppo ricrederci. Non solo con cognizione prende in giro gli oltre 40.000 pendolari giornalieri della Tratta Fr5, ma addirittura, con stime e percentuali farlocche, scarica la responsabilità del collasso del sistema trasporto sulla evasione tariffaria. Come se l’ingiunzione di pagamento di oltre 270 milioni di euro fatta pervenire alla Regione Lazio da parte di Trenitalia sia solo frutto dell’evasione tariffaria! La realtà purtroppo è quella da Freedom sostenuta. L’inadeguatezza politica e l’incapacità di Lollobrigida ai vertici di comando del Tpl. Non vi è alcun dubbio sul catastrofico peggioramento del sistema trasporto laziale, convogli sempre più sporchi, obsoleti, senza vigilanza a bordo, in perenne ritardo, stracolmi e insufficienti”.
Secondo Freedom “le parole di Lollobrigida in riferimento alla situazione dei pendolari laziali, farcite da promesse, annunci ripetuti e chiacchiere al vento, sono un insulto alla intelligenza umana. Dove sono i treni che Lollobrigida sbandierava in campagna elettorale? Dove sono i miglioramenti promessi da due anni? Dove sono i servizi al cittadino che paga il biglietto? Nulla. Solo fumo negli occhi”.
Drastica la conclusione del movimento: “Lollobrigida mortifica l’alto ruolo delle istituzioni che rappresenta, mortifica il suo partito. Un partito, il Pdl, prima vittima di una classe dirigente sciatta e inconcludente. Il coordinatore provinciale Lollobrigia ne è l’esempio. Ha traghettato tutto il partito al fallimento con il prezzo pagato alle scorse elezioni. Soluzioni? Sarebbe meglio si dimettesse, ma i pavidi preferiscono arroccarsi su una poltrona e farsi difendere dai soliti di turno”.