Fontana (Fdi): “Zona industriale, il pericolo corre lungo la strada”

CIVITAVECCHIA – Viabilità troppo pericolosa in Zona industriale. Il nuovo grido d’allarme arriva dal circolo cittadino di Fratelli d’Italia per voce del suo delegato alla sicurezza stradale e decoro urbano, Remo Fontana.

“Sono molte le circostanze in cui la viabilità cittadina, può risultare fonte di grave pericolo per la circolazione stradale e quindi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada – esordisce Fontana – Oramai da tempo mi occupo di questo delicato argomento, segnalando agli organi preposti le anomalie riscontrate ed al contempo, laddove la mia esperienza riesce ad arrivare, proponendo anche delle possibili soluzioni. Si perché, ho sempre sostenuto che criticare può essere facile e che proprio per questo, la critica, o meglio, l’osservazione, deve essere costruttiva. Ciò anche nello spirito di fattiva collaborazione, che dovrebbe contraddistinguere il buon rapporto tra cittadino ed istituzioni, sempre che a queste ultime, sia gradito questo genere di contributo e che abbiano la lungimiranza di farne tesoro, visto che chi scrive, lo fa con il solo scopo ed auspicio, di rendere un servizio utile alla città e magari di riuscire a salvare qualche vita umana. Tanto che, nell’apparente indifferenza di chi di competenza, ancora numerose segnalazioni sono rimaste inevase, in buona pace dei pericoli che continuano a sussistere. E’ il caso della mancanza della segnaletica di dare precedenza sulla strada delle Molacce e via Alfieri, alle intersezioni con via Terme di Traiano, come pure della definitiva regolamentazione della rotatoria, oramai non più sperimentale, tra la Strada Mediana e via Montanucci, ove permane a lampeggiante l’impianto semaforico, che dovrebbe essere oramai rimosso per eliminare qualsivoglia confusione. Come pure, sullo stesso luogo, la mancata rimozione dell’isola di traffico rialzata e qui mi fermo, perché ci sarebbe ancora molto altro da osservare, che però toglierebbe spazio all’intervento odierno, che riguarda un problema oramai atavico, segnalato e risegnalato nel corso degli anni, ma purtroppo, sino ad oggi, mai risolto.
Il riferimento è, al tratto della Strada Mediana che percorre la zona industriale, che vede da tempo immemorabile, inspiegabilmente, una lunga serie di lampioni che, quando scende la notte, invece d’illuminare la strada, restano completamente al buio”.

“Proprio in questi giorni – prosegue l’ex comandante della Polizia locale – in cui le giornate sono molto più corte e la sera cala velocemente, molte persone mi hanno interpellato, lamentando la totale assenza di illuminazione pubblica in questa importantissima arteria stradale. Circostanza resa ancora più pericolosa, in occasione delle frequenti piogge che stanno interessando questo periodo, in cui la strada bagnata, riflette i fari delle auto, annullando di fatto la loro illuminazione e costringendo i conducenti dei veicoli, a procedere nel buio più pesto. Inutile rammentare, che il tratto di strada in questione, oltre ad esser utilizzato da una molteplicità di utenti, da e per raggiungere il lato nord della città, è anche sede, di numerose attività commerciali ed artigianali, di varie dimensioni, che aumentano considerevolmente la presenza di veicoli nella zona, senza dimenticare poi, il cospicuo transito nella zona di mezzi pesanti di varia natura e che, per tutto questo non è più tollerabile il perdurare di tale disservizio”.

“Alla luce di ciò – conclude Fontana – quale Delegato alla sicurezza stradale e decoro urbano, mi vedo costretto a tornare ancora una volta sull’argomento, sollecitando l’ente comunale e tutti gli organi ed enti preposti, affinché, nel più breve tempo possibile, sia ripristinata l’illuminazione pubblica dell’intero tratto viario, così da rendere la dovuta sicurezza a tutti gli utenti della strada. Non per ultimi, anche ai tanti ciclisti e pedoni, che non hanno la fortuna di poter viaggiare su una vettura, ma anche ai maratoneti, che si avventurano su quella strada per esercitare un po’ di jogging. E magari con l’occasione, poter tornare a chiamare con orgoglio, ‘Zona industriale’, un’area della nostra città, degna di essere definita tale”.