Fli. “Ora sulla De Carolis serve chiarezza”

caserma de carolisCIVITAVECCHIA – “Se la De Carolis, diventa un Centro permanente di smistamento dei migranti a questo punto cambiano tante cose”. Il monito arriva dall’esponente locale di Futuro e Libertà Stefano Schiavi, rammaricato in primo luogo per l’occasione persa dalla città di utilizzare diversamente l’imponente struttura di via Braccianese Claudia. E la sua nuova utilizzazione impone alcune domande: “Cambiando status giuridico vorremo capire chi è il soggetto attuatore, cioè da chi dipenderà la struttura e chi la gestirà. Inoltre, non essendo un Cie e non essendo un Cara, cambiano anche i diritti e i doveri dei migranti ospiti, solo di passaggio quindi. A differenza dello stato attuale se parliamo di un centro di smistamento vuol dire che gli ospiti non possono uscire perché arriveranno a Civitavecchia solo per essere poi smistati in altri campi e se è così, e dovrebbe esserlo, che tipo di migranti arriveranno? Migranti che dovranno essere espulsi e quindi inviati ai Cie (Centri identificazione ed espulsione) o che dovranno essere inviati nei Cara (Centri accoglienza richiedenti asilo), oppure tutti e due? Perché se è così vanno fatte due strutture distinte e separate. E, soprattutto, vanno preparate aree riservate alle donne e ai bambini. E, ancora, arriveranno con i controlli medici già effettuati o ci sarà bisogno di una struttura sanitaria interna alla De Carolis operativa 24 ore su 24?”.
Una serie di domande su cui Fli sollecita Comune, Regione e Governo a pronunciarsi.