Ficoncella. Il Codacons a Roscioni: “Risibili le sue argomentazioni”

CIVITAVECCHIA – Controreplica del Codacons all’Assessore Leonardo Roscioni sulla gestione della Ficoncella.

L’Assessore Roscioni – si legge in una nota dell’associazione – anziché esprimere un opportuno mea culpa per l’operato di questa Amministrazione, ha esordito in un’inadeguata quanto inopportuna propaganda personale, affermando che il grande successo delle sue decisioni sulla Ficoncella sarebbe dimostrato da 4.000€ in più incassati. Ricordiamo all’Assessore Roscioni, che qualità di un servizio non si valuta da 4.000 euro in più ma dalla professionalità degli addetti”. “Invitiamo l’Assessore a spiegare come mai si sia tanto incaponito, anche dopo quanto deliberato da ANAC sulla illegittimità delle gestioni per oltre 20 anni, sempre alla stessa Cooperativa, fatta di lavoratori, che lui si è talmente incaponito al punto da lasciarli, di fatto, al loro posto a gestire le vasche e quant’altro (imponendone l’assunzione ad un Consorzio che mai si è aggiudicato una gara per la gestione del sito termale, almeno a quanto risulta dagli atti fornitici). Il Consorzio Stabile Tedeschi non risulta essere “in house” come dichiarato più volte dal Comune (ci risulta lo sia CSP), ma risulta aggiudicatario di una gara nel 2020 per le pulizie del Comune (che peraltro sembrerebbe sub judice) per 1.700.000€. L’ulteriore affidamento nel 2021 per la “Ficoncella” non sembra essere stato oggetto di alcuna Gara, ma se l’Assessore stranamente non ce ha voluto fornire gli atti, certamente dovrà darli ad ANAC, perchè anche questo nuovo sviluppo, sarà certamente portato all’attenzione dell’Anticorruzione, che, come abbiamo visto, è molto interessata ai vari tipi di affidamenti operati dal Pincio. Come le minacce a mezzo stampa di denunciare il Codacons (stiamo ancora aspettando che tale minaccia si concretizzi!) perchè distoglieva ‘gli uffici dal loro lavoro quotidiano per poter rispondere alle varie richieste di accesso agli atti o ai vari esposti'”.

“Sul danno erariale dovuto al comportamento anche di questa Amministrazione – prosegue la nota del Codacons – sono ben altre le criticità poste ora all’esame della Corte dei Conti, e all’Assessore facciamo notare che il paragone tra i diversi incassi per €4.000 mensili è assolutamente fuori luogo, perchè gli ricordiamo che i 1.000€ al mese dati dalla Coop al Comune dal 2014 (ci auguriamo che possano essere forniti i dati dei pagamenti puntuali, e non magari uno totale a ridosso della Gara del 2020, per essere ammessi a partecipare al bando…a pensar male si fa peccato, ma spesso, purtroppo, ci si indovina, con la speranza che, almeno questo sia regolare) sono frutto di una “procedura aperta” sulla quale ANAC ha riscontrato molteplici illegittimità, e soprattutto dove non è riportato il valore stimato dell’affidamento, ma tout court accettata l’offerta della Cooperativa di €12.500 annui! In tutti i modi, sarà la Magistratura contabile ad esprimersi nell’interesse dei cittadini, non certo la risibile propaganda di un Assessore”.