CIVITAVECCHIA – Il Sindaco ha legittimamente esercitato la sua prerogativa di scegliere, in solitudine, i nomi da inserire nella terna da inviare al Ministero dei Trasporti per la nomina del nuovo Presidente dell’Autorità portuale. Aldilà della pantomima del bando e del dibattito in consiglio comunale dal quale Cozzolino è letteralmente fuggito, ha scelto Monti, come tutti immaginavano. Evidentemente Monti era il candidato più gradito al Sindaco e quello le cui azioni sono state più coerenti con gli obiettivi e lo stile dell’Amministrazione a 5 stelle. Il candidato di cui condivide i piani di sviluppo portuale e i metodi di gestione della cosa pubblica. Per questo la sua scelta va rispettata. Da chi è sempre pronto a fare le pulci alle amministrazioni passate (per la verità le fa solo ai 18 mesi del centrosinistra) a stigmatizzare i comportamenti altrui, a svelare le parentele degli oppositori politici, a denunciare le clientele, i favoritismi, le procedure non rispettate nell’affidamento degli appalti non ci si poteva aspettare altrimenti. D’altra parte l’Autorità portuale di Civitavecchia è stata negli ultimi anni un esempio da seguire in fatto di trasparenza e di corretta gestione della cosa pubblica: decine di assunzioni a chiamata diretta, 150 incarichi di assistenza al RUP affidati in soli due anni, senza alcuna evidenza pubblica, 450 affidamenti diretti nel solo 2013 e decine e decine di procedure negoziate, senza gara, per l’assegnazione di milioni di euro di appalti. Chiaramente in questo caso è vietato parlare di figli, di fratelli, di fidanzati o di persone che avevano conflitti d’interesse. In parte lo ha fatto la Ragioneria Generale dello Stato ma evidentemente il Sindaco non avrà avuto il tempo di leggere la relazione. Sarà stato troppo impegnato nella costruzione della sinergia tra porto e città, i cui benefici sono sotto gli occhi di tutti. E poi si sa: esistono i figli e i figliastri e un Sindaco deve scegliere.
On. Marietta Tidei – Deputata Pd
