“Enel, Porto e Comune danno realmente lavoro?”

centraleCIVITAVECCHIA – Buon successo di pubblico, nonostante il maltempo, per la manifestazione “Enel, Porto, Comune, quale lavoro?”, svoltasi domenica scorsa in piazza Fratti e, successivamente, a cause delle avverse condizioni meteo, presso la sede del Comitato elettorale di Pietro Tidei. Nodo centrale della discussione le possibilità occupazionali per i giovani civitavecchiesi in relazione elle principali fonti di sviluppo presenti in città; partendo da una domanda: producono veramente il lavoro commisurato alle loro potenzialità? “Abbiamo il Porto per flusso croceristi più grande del Mediterraneo e il polo Energetico a carbone più grande d’Europa – ha dichiarato Stefano Giannini – ci hanno detto che siamo contro l’occupazione e che queste due grandi Enti, dovevano essere il volano dello sviluppo economico e lavorativo, ma oggi quali sono i benefici che hanno portato?”. Dalle testimoniante dei lavoratori del territorio sono emersi temi importanti su cui si è riflettuto come la mobilità del posto fisso, i concorsi pubblici, l’influenza della politica nei concorsi degli stessi, le condizioni di lavoro e le ore di impiego effettive diverse dal contratto stipulato. Presenti alla Manifestazione anche il Dott. Massimiliano Astarita, Presidente dello “Sportello Consumatori” del territorio, nonchè esperto di attività para sindacali, l’Avv. Saverio Fatone, cassazionista e cultore di diritto del lavoro presso l’Università di Roma “Sapienza”, e l’Avv. Fabiana Tomassi, esperta in CIG e crisi aziendali, che ha posto l’accento sull’indice di felicità – FIL – l’indice di rilevazione che misura il benessere dei cittadini, oltre le mere cifre del Pil, caratteristica utilizzata nei paesi anglossassoni. Secondo l’Avv. Tomassi l’obiettivo di misurare il benessere dei cittadini è la sfida che la politica dei nostri tempi, soprattutto in Italia, deve porsi quando intende affrontare temi legati al mercato del lavoro. Presente anche il Dott. Salvatore Pica, esperto in trattative sindacali nel pubblico impiego. A conclusione della manifestazione Stefano Giannini ha letto alla platea una lettera che un disoccupato, qualche giorno fa, gli ha consegnato. Il messaggio emerso è purtroppo lo stesso: “Questa è una città in cui ragazzi e ragazze della nostra età sono spesso sfruttati nei lavori che svolgono, con condizioni salariali indegna ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Figurarsi mettere su una famiglia e chiedere un finanziamento in banca!”. L’obiettivo, come rimarcato da Giannini, è quindi quello di attivare proposte concrete che diano forza al mercato del lavoro, rinegoziare con Enel perché garantisca lavoro proporzionalmente allo spazio occupato e all’inquinamento prodotto sul territorio, concertare con l’Autority un modo per convogliare la risorsa turistica nel centro città, attivare una defiscalizzazione delle imposte comunali per quelle giovani imprese (under 35) che decidano di aprire le loro attività a Civitavecchia collocandosi in immobili del centro storico da riqualificare, favorire le idee imprenditoriali vincenti dei giovani civitavecchiesi attraverso un incubatore d’impresa comunale, un luogo fisico dove poter ricevere consulenze, consigli e finanziamenti per cominciare la propria attività abbattendo così i costi e i tempi di start-up e potenziare i Centri per l’Impiego, sia tramite accordi con i Centri per l’Impiego provinciali, sia istituendo una rete di contatti telematica al livello comunale, in collaborazione con le agenzie per l’impiego della città e i canali mediatici locali.