Ecco le novità del nuovo Piano casa regionale

case in via carlevaroCIVITAVECCHIA – E’ stato presentato sabato mattina all’Aula Pucci dall’Assessore regionale all’Urbanistica Luciano Ciocchetti, in un incontro organizzato dall’Udc cittadino, il nuovo “Piano casa” votato ad Ottobre dalla Regione Lazio. Oltre al relatore  hanno partecipato all’inziativa il Consigliere Regionale Udc Pietro Sbardella, l’Assessore alla cultura di Civitavecchia Gino Vinaccia e il segretario locale, Dott. Marco Di Gennaro. Presenti in platea anche molti consiglieri comunale e il Sindaco Moscherini, intervenuto anche lui in chiusura di dibattito.
Ha aperto i lavori Di Gennaro che ha ricordato come “l’edilizia è motore di sviluppo e metro di civiltà nel modo in cui viene coniugata anche col rispetto dell’ambiente e la qualità della vita”.
Il consigliere Sbardella ha puntato invece l’attenzione sulle novità introdotte dal Piano Casa che il l’Assessore Ciocchetti ha elencato nella sua completa relazione: “Sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico, premio di cubatura del 60% e housing sociale. Sono questi i punti cardine su cui si basa il nuovo Piano Casa della Regione. Adesso che il provvedimento è stato varato può partire l’iter legislativo.”
Tra i punti salienti del piano rientra senz’altro la procedura della Dichiarazione inizio attività (Dia) che verrà semplificata e si procederà con il permesso di costruire, per gli interventi più rilevanti, accelerando l’iter amministrativo attraverso una Conferenza servizi per raccogliere in un solo giorno tutti i pareri. Significativo anche l’intervento sulle zone agricole: si potranno fare ampliami anche negli edifici ubicati in zona agricola.  Ciocchetti ha poi attaccato a “una certa edilizia vetero ambientalista che vincola tutto pensando di preservare, favorendo invece l’abusivismo e bloccando lo sviluppo: verranno escluse dagli interventi gli edifici situati in zone vincolate, salvo che gli stessi non risultino coerenti e compatibili con gli strumenti di tutela con l’ottenimento del nulla osta dell’ente preposto alla tutela. Gli interventi verranno estesi anche alle zone di pregio ma escludendo dalle stesse l’applicazione della presente legge di modifica negli insediamenti urbani storici come individuati dal Ptpr. In questo modo si garantirà la piena tutela e la preservazione di tutte quelle aree di valore storico”.
Attenzione è stata poi posta anche all’Housing sociale, termine che a quanto pare risulta indigesto all’onorevole Ciocchetti che ha rimarcato invece la definizione di “edilizia sociale”; secondo il nuovo piano casa gli interventi interesseranno tutti gli edifici a destinazione non residenziale dismessi favorendo la loro sostituzione attraverso la demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso verso il residenziale destinandone il 30% all’housing sociale, all’edilizia universitaria e monetizzando il 30% ai comuni al di sotto dei 50mila abitanti. Si potranno realizzare ampliamenti del 20% anche agli edifici di dimensioni maggiori ai 1.000 metri cubi ma comunque entro un massimo di 200 metri cubi.”                                       
Il piano inoltre introduce la possibilità di sostituzione di interi condomini in stato di degrado favorita con il 60% della volumetria esistente a condizione che venga mantenuta almeno il precedente numero di abitazione in capo agli attuali proprietari.   
Molto apprezzato l’intervento del vicepresidente della Regione dal Sindaco Moscherini che si è detto“soddisfatto del nuovo piano casa e contento anche del fatto che la Regione si dichiari aperta a suggerimenti”. In tema ha citato infatti come motivazione principale dell’abusivismo “la connivenza di amministratori interessati ad un consenso di comodo, che però così facendo generano sfiducia: se basta occupare perchè mettersi in lista per l’edilizia popolare”. Non sono mancati infine strali contro gli Ater, “istituti lontani dalle realtà locali che andrebbero aboliti: torni in mano ai comuni la gestione dei patrimoni immobiliari, alle amministrazioni che hanno in mano il polso della situazione abitativa.”