“E’ facile fa er principe quanno sei er figlio del re”

GaglioneCIVITAVECCHIA – Ritengo necessario intervenire sulla nota politica della Tidei, che come uso e costume della sua impostazione politica non fa altro che utilizzare termini e metodi che rafforzano ulteriormente i motivi per i quali ho abbandonato l’attività politica attiva.
Senza utilizzare citazioni letterarie, ma un detto popolare, dico: “E’ facile fa er principe quanno sei er figlio der re”.
E adesso spiegherò anche il perché, raccontando la storia per come è realmente andata
La mozione di sfiducia nei confronti del dottor Lombardi fu oggetto di una ampia discussione poiché i contenuti della stessa, come da me più volte evidenziato, erano alquanto duri e rasentavano i termini della querela.
Il giorno della discussione della delibera in Consiglio il sindaco lesse una circostanziata relazione del dottor Lombardi con cifre e ed atti amministrativi, nella quale venivano controbattuti tutti i punti da noi contestati e si concludeva riservandosi di citare in giudizio i sottoscrittori della mozione.
A quel punto chiesi al presidente Cappellani che l’Assessore al bilancio confermasse o smentisse la suddetta relazione, la risposta del presidente fu che erano trascorsi i tempi previsti per la discussione e che quindi l’intervento dell’assessore non era possibile (cosa che potrà confermare chiunque assistette a quel Consiglio).
In quel frangente non avendo elementi di certezza sulle questioni trattate preferii uscire dall’aula.
Venendo al merito della preannunciata citazione dell’amministratore Lombardi consiste in una richiesta di danni per 250.000 euro che purtroppo non posso permettermi neanche se ripartita fra i Consiglieri di minoranza poiché non sono figlio di re.
E’ ovvio che per le cose dette dalla Consigliera Tidei mi riservo di verificare i termini per una querela, ed aggiungo che sono pronto ad un confronto pubblico dove potergli dimostrare che anche non essendo un gigante in statura ho sicuramente tutti gli attributi per potermi definire un uomo nella vita civile come nella mia libertà intellettuale.

Vincenzo Gaglione – ex Consigliere comunale