CIVITAVECCHIA – E’ ancora scontro a distanza tra Università Agraria e Comitato Usi civici. Ad innescare nuovamente la miccia una nota dell’ente di Viale Baccelli siglata da Daniele De Paolis, che si firma nuovamente “Presidente”.
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ella nota De Paolis rivendica le azioni realizzate in questi anni dall’Università Agraria di Civitavecchia in tema di usi civici, come “un articolato piano di risistemazione delle terre di demanio civico ricadenti in zone urbanizzate e poi nel 2021 con la proposta di un disegno di legge regionale per sclassificazione delle terre ormai urbanizzate”.
“Nessuno ha risposto ed i tavoli che qualcuno aveva proposto di convocare sono rimasti, ad oggi, deserti – prosegue De Paolis – Emergono costantemente ‘anomalie’ e proprio per questo abbiamo promosso un’analisi accurata di tutto il territorio interessato dal fenomeno Usi Civici, analisi in fase di completamento. In questa sede, per la prima volta dopo decenni, l’attuale gestione dell’Università Agraria di Civitavecchia ha rilevato la consistenza del patrimonio immobiliare a disposizione della collettività registrando valori di cinque volte superiori alle precedenti stime. Ad agosto del 2019 abbiamo quindi proposto di liberare tutte le particelle ricadenti in zona urbanizzata e proposto l’accertamento delle aree demaniali sclassificate. Anche queste proposte non sono state recepite dagli Organi deputati a farlo. Non è il Comitato che può stabilire quali aree siano gravate e quali no” .
Immediata la risposta del Comitato: “Abbiamo visto in questi giorni come l’ex amministratore dell’agraria De Paolis stia cercando di riaccreditarsi, presso l’opinione pubblica locale, raffazzonando una dichiarazione stampa senza capo né coda. Ma come si può dare credito a persone per le quali il giudice, nella recente ordinanza RG 23/2023, afferma di ritenere che: ‘un esiguo numero di consiglieri abbia assunto il controllo dell’agire dell’Ente, orientandolo in base ad interessi personali e di autolegittimazione, il tutto con possibile danno dell’Ente e, indirettamente, per i suoi soci’”. Il Comitato ricorda l’interdizione di De Paolis dai pubblici uffici e prosegue: “Sappiamo che l’attuale agraria rifiuta ogni controllo, ha eliminato i soci scomodi, costretto alle dimissioni i consiglieri “dissidenti”, non ha il revisore dei conti, non ha l’istituto dei probiviri, non ha mai convocato una assemblea dei soci in otto anni e addirittura ha reso praticamente impossibile, con modifiche statutarie, l’accesso agli atti”. “Queste persone non sono più i responsabili dell’associazione, non sono più gli interlocutori legittimi, non possono convocare alcun Consiglio di Amministrazione e non meritano risposte”.
“Vogliamo però spiegare ai cittadini – va avanti la nota – che chiediamo ai giudici il commissariamento con il solo scopo di portare l’ente agrario ad elezioni e ad una nuova gestione, speriamo decisamente migliore e disponibile, per quanto riguarda gli usi civici, alla stesura di una nuova perizia finalmente corretta e all’abolizione dell’attuale perizia Monaci completamente errata per quanto riguarda i 170 ettari di Tenuta delle Mortelle ( 8 sentenze vinte dai ricorrenti di cui 2 passate in giudicato) e i 106 ettari di Tenuta XIII Quartucci ( terre di punta del Pecoraro tutte affrancate con sentenze del Commissario agli usi civici negli anni 70 e 80 del ‘900)”.
“Non ci dilunghiamo – conclude il Comitato – oltre perché pensiamo che ormai cittadini, soci e istituzioni abbiano capito chi siano questi personaggi che ancora si aggirano negli uffici dell’ente agrario e confidiamo nella volontà del tribunale di Civitavecchia di nominare, come da ordinanza 23/2023, un curatore speciale che cancelli definitivamente questa pagina buia dell’ente agrario prendendo le immediate decisioni necessarie a portare l’ente al più presto a regolari e libere elezioni”.