CIVITAVECCHIA – Promesse di lavoro in cambio del voto. La storia è vecchia ma puntualmente sembra ripetersi, soprattutto a Civitavecchia attesa tra pochi mesi da nuove elezioni amministrative. E’ verosimile che qualcuno si stia già prodigando a promettere occupazione in cambio della ambita crocetta sulla scheda elettorale? Le voci di questi giorni confermerebbero questa tesi e da più parti quello che si vocifera viene invece denunciato a chiare lettere. Dopo la consigliera Pd Marietta Tidei è Futuro e Libertà per l’Italia a parlare ad alta voce. “Il problema – commentano i finiani locali – non è tanto questo mercimonio ignobile quanto l’agire consapevole di certi politici che si avventano come avvoltoi su persone alla disperata ricerca di una occupazione per se o i propri figli. Al di là che potrebbe profilarsi il reato di voto di scambio, qui si mente sapendo di mentire. Lo diciamo a chiare lettere, non cadete nel tranello delle promesse, il lavoro non c’è e chi ve lo promette sta mentendo sapendo di farlo. Assistiamo comunque, stando sempre a quello che affermano i vari partiti, ad una vera e propria caccia alla tessera. Apertura delle iscrizioni a pochi mesi dalle elezioni e improvvise valanghe di tesseramenti. Centinaia di persone che accorrono (?) nelle sedi aperte non si sa con quali soldi a iscriversi a questo o quel partito. Facendo un rapido calcolo praticamente tutti i cittadini civitavecchiesi sarebbero iscritti ad un partito. Iscrizioni che poi non corrispondono nemmeno ai voti presi nelle urne. Altro che millantato credito (articolo 346 del codice penale) qui c’è bisogno della Neuro”.
Fli rimarca come non stia lanciando alcuna campagna di tesseramento dal momento che chi vuole iscriversi sa come farlo e come contattare i suoi esponenti. “Non facciamo promesse – sottolineano – primo perché non abbiamo la faccia di bronzo, secondo perché lo diciamo a chiare lettere che il lavoro non c’è, terzo perché chiunque andrà a fare il sindaco si ritroverà con una voragine nelle casse do 80 milioni di deficit e non potrà far altro che tagli e ingegnarsi per trovare quel poco di fondi da investire per dare prospettive alla città e al lavoro. Quarto, non ci vedrete fare cene su cene con invitati che non pagano (che poi vanno alle cene di tutti i candidati) perché non abbiamo soldi da buttare al vento. Non ci vedrete aprire mega sedi, perché noi siamo lavoratori e disoccupati e il nostro partito non ha soldi da buttare e tanto meno noi. La crisi c’è per tutti, specie per chi la politica la fa per passione, e perché crede che si possano cambiare le cose, e non per una poltrona”.
E senza reticenze parla anche l’esponente del Pd Manolo Peris che accusa direttamente il Sindaco Moscherini e il suo entourage. “Sembrerebbe che per convincere le persone iscriversi al Pdl – afferma Peris – si promettano pacchi di Natale e buoni spesa di 10 Euro, oltre a posti di lavoro che non ci saranno mai. La cosa grave è che in questo modo si stanno trattando i civitavecchiesi, o almeno quelli che ci si fanno trattare, da veri e propri morti di fame. Forse, consapevole del fatto che lo voteranno in pochi, il nostro Sindaco prova ad aumentare il proprio consenso distribuendo gadget. Se fossero vere le voci che circolano su pressioni sui lavoratori di Ippocrate, Città pulita e Argo per farli tesserare al Pdl, sarebbe veramente grave ma soprattutto sarebbe il segno del rispetto e della stima che il centrodestra ha per i civitavecchiesi”.