Discarica. La Provincia di Roma chiede alla Regione la modifica del Piano dei rifiuti

gino de paolisCIVITAVECCHIA – Il Consiglio provinciale ha approvato senza nessun voto contrario la mozione che impegna il presidente Zingaretti ad attivare tutte le azioni necessarie e opportune affinché la Regione Lazio modifichi il Piano Rifiuti adottato a dicembre 2010. A darne notizia è Gino De Paolis (nella foto), capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alla Provincia di Roma, primo firmatario della mozione. “Questo ulteriore atto, presentato con procedura d?urgenza – spiega De Paolis – è stato necessario dopo quanto rivelato dal quotidiano la Repubblica e cioè l’esistenza di un protocollo di intesa tra il Sindaco Alemanno e il Ministro La Russa per la discarica nel Comune di Allumiere, presso il sito del Comprensorio militare S. Lucia di Civitavecchia. Il Piano dei rifiuti approvato a dicembre dalla Giunta regionale, ed ora in fase di ricezione delle osservazioni, sembra infatti essere scritto per avallare una scelta già fatta. Tutti i criteri che stabiliscono i fattori preferenziali per la scelta di un sito idoneo alla realizzazione della discarica e degli impianti connessi, precisamente a pagina 278 del piano, fanno una fotografia dell’area tra Allumiere e Civitavecchia. Si parla esplicitamente di Aree Militari o di Interesse Strategico Nazionale, di Previo assenso del Ministero della Difesa, di Viabilità d’accesso esistente o facilmente realizzabile, Disponibilità di collegamenti stradali e ferroviari esterni ai centri abitati, Possibilità di trasporto intermodale dei rifiuti raccolti nelle zone più lontane dal sistema di gestione dei rifiuti; tutti elementi che caratterizzano proprio il Centro NBC di Civitavecchia e Allumiere. Se a questo si aggiunge che il Piano modifica gli Ambiti territoriali creandone uno unico per l?intera Regione tutto risulta ancora più preoccupante”.
“Quello che chiediamo con forza quindi – prosegue De Paolis – è che il Piano venga modificato, ripristinando i precedenti Ambiti Territoriali Ottimali; che si attivino i processi virtuosi, come l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, necessari a scongiurare l’emergenza. Ed è proprio su questo che vorremmo porre l’accento: è evidente infatti che con un?emergenza rifiuti nella Regione si potranno imporre procedimenti straordinari, che scavalcano le decisioni prese dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione di ferma contrarietà alla discarica di Allumiere. Ecco il senso della mozione approvata oggi dal Consiglio: modificare il Piano Rifiuti del Lazio, costruito ad arte per fornire a Roma Capitale, (che secondo i dati Istat, incide in modo totalizzante sulla quantità di rifiuti da smaltire 1.800.000 tonnellate in città, rispetto agli 800.000 della restante Provincia di Roma), una via d’uscita dal problema rifiuti martoriando i territori della Provincia”.
“Chiediamo poi al Ministro La Russa – conclude l’esponente di Sel – di rompere il silenzio assordante e colpevole assunto dopo la notizia della firma del protocollo, facendo l?unica cosa utile per rassicurare i cittadini: il ritiro formale della disponibilità dei terreni della zona militare messa a disposizione del Sindaco Alemanno, o meglio ad Ama Spa, oggi totalmente a capitale pubblico, ma destinata per legge ad una privatizzazione di almeno il 40% delle azioni, in modo da restituire il giusto rispetto al pronunciamento dei Comuni, della Provincia e della stessa Regione Lazio. Di fronte alla sciagurata ipotesi, oltre ai pronunciamenti degli enti locali, ci sarà anche la mobilitazione dei cittadini, non disposti a pagare un prezzo così alto, che solo con un accordo segreto poteva essere imposto”.