Allumiere e Pizzo del Prete ancora nel lotto delle possibili discariche

discaricaCIVITAVECCHIA – La preoccupazione rimane. Il vertice di ieri a Palazzo Chigi tra il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ed il premier Mario Monti sull’emergenza rifiuti nel Lazio non ha sgombrato il campo dall’ipotesi discarica ad Allumiere né a Pizzo del Prete. Possono tirare un sospiro di sollievo invece gli abitanti di Riano e Tivoli: i siti individuati nel loro territorio dalla Governatrice Polverini sono stati infatti ufficialmente scartati dal Ministro, che però non si è pronunciato sui restanti, rimandando al prossimo 30 aprile la decisione sulla discarica provvisoria che andrà a sostituire Malagrotta, per la quale non sono più previste proroghe. Entro il 30 giugno, invece, la Regione dovrà di concerto con il Ministero individuare il sito definitivo; ed in tal senso Allumiere e Pizzo del Prete rimangono ancora in gioco.
C’è tuttavia almeno una buona notizia che giunge dal vertice di Palazzo Chigi. Clini ha infatti annunciato che a partire da maggio partirà la raccolta differenziata su tutta Roma, con l’input del 65% di rifiuti selezionati da raggiungere nella capitale entro il 2014. E in una intervista pubblicata stamane da Repubblica il Ministro non è stato certo tenero rispetto alle politiche sui rifiuti attuate a Roma dal Sindaco Alemanno, parlando di “strategia sbagliata”. “Roma spende i soldi nell’organizzazione della raccolta differenziata – ha dichiarato – ma non nel recupero”.
Le brutte notizie riguardano invece la conferma data da Clini all’uso degli inceneritori nel Lazio, con la piena efficienza degli impianti di incenerimento già esistenti (San Vittore e Colleferro) e il via libera alla realizzazione dell’inceneritore di Albano.
A seguito del vertice, il Ministro ha ricevuto una delegazione del Comitato Rifiuti Zero, al quale ha illustrato le decisioni già comunicate al Premier Monti ascoltando contestualmente le ragioni per le quali il Comitato si oppone all’ipotesi discarica a Pizzo del Prete. Questo il commento dei suoi esponenti al termine dell’incontro.
“Nell’accogliere con piacere ma con il beneficio di inventario la notizia che su tutta Roma finalmente si farà la raccolta differenziata a partire da maggio, il Coordinamento esprime grande preoccupazione e disaccordo per il ricorso all’incenerimento.  Affermiamo fermamente che la differenziata è in antitesi all’incenerimento. E’ evidente che il quadro normativo nazionale non aiuta a individuare gli impianti di termovalorizzazione come scelta residuale, il sistema dell’incentivazione Cip6 prima e Certificati Verdi poi, che stabilisce prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, dove dietro la parola ‘assimilate’ sono inseriti gli inceneritori, rappresenta un vantaggio competitivo sul mercato che distorce le convenienze economiche nel settore della produzione di energia a favore dei termovalorizzatori, senza minimamente considerare gli impatti altamente negativi sulla salute della popolazione. Questo piano rifiuti contiene ancora elementi di forte preoccupazione che ci inducono a continuare la nostra giusta lotta per la difesa della salute e del territorio.Invitiamo tutti i comitati e le popolazioni a non abbassare la guardia. Basta con il balletto dei siti per nuove discariche e basta con la costruzione e l’uso di inceneritori”. A seguito dell’incontro con Clini la prevista manifestazione di domani (sabato 14 aprile) a Torrimpietra è stata comunque annullata, anche se gli esponenti del Comitato saranno presenti con un gazebo informativo fino a domenica a Ladispoli alla Sagra del Carciofo.
Intanto Paolo Simonini, che ieri era arrivato al nono giorno di sciopero della fame, è stato colto nella tarda serata da un malore. I medici che lo hanno soccorso gli hanno imposto di interrompere la protesta, constatandone le precarie condizioni di salute.