CIVITAVECCHIA – La Regione difende il Piano di dimensionamento scolastico e non intende tornare sulle proprie posizioni nemmeno dopo la sentenza di incostituzionalità emessa dal Tar. Questo l’esito dell’incontro tra il Tavolo regionale del Lazio per la difesa della scuola statale e l’Assessore all’istruzione della Regione Lazio, Gabriella Sentinelli, svoltosi lo scorso 11 luglio.
“Nel corso dell’audizione – riferiscono Mario Sanguinetti dei Cobas Scuola ed Elisabetta Gallo del Prc-FdS Civitavecchia – è stata denunciata nello specifico la grave situazione delle scuole di Civitavecchia, tutte dimensionate su criteri esclusivamente numerici e non territoriali, per accogliere bacini d’utenza superiori ai 1200/1300 alunni. Gli istituti comprensivi delle scuole dell’obbligo (primaria e media inferiore) sono stati ridotti da 7 a 4, malgrado la richiesta (consegnata all’assessora) sottoscritta da tutti i dirigenti scolastici di detti istituti, di rinviare di un anno il dimensionamento previsto per l’anno scolastico 2012-13. La costruzione di mega istituti impedisce, a parere dei dirigenti, l’istituzione di scuole verticalizzate e la continuità tra un ordine di scuola e l’altro, data la distanza che separa i vari plessi. In istituti di tali dimensioni si rende inoltre difficile l’esplicarsi di una efficace offerta formativa. Per questo i dirigenti chiedevano alla regione Lazio di rinviare il dimensionamento all’anno 2013-14, così come richiesto dalle regioni Toscana, Puglia, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Basilicata, Liguria, Sicilia”.
“L’assessore Santinelli – proseguono Sanguinetti e Gallo – dopo aver annunciato che la Regione Lazio intende proporre nuove linee guida sul dimensionamento, abbassando gli indici numerici previsti dal precedente provvedimento di dimensionamento (Legge 111/2011) e profilando un nuovo iter di consultazione dei territori, a partire dai consigli d’Isituto, ha però ribatito la sua totale indisponibilità a riprendere in considerazione il Piano di dimensionamento regionale 2012/13, nemmeno per le situazioni di forte disagio. In merito alle sentenze del Tar vinte dagli enti locali contro l’attuale dimensionamento in regione Lazio, la Sentinelli non esclude un ricorso al Consiglio di Stato, dimostrando la ferma volontà di non recepire la sentenza della Corte Costituzionale; sentenza che avrebbe consentito alle regioni di riformulare il piano di dimensionamento. Malgrado le forze politiche presenti all’audizione (FdS, IdV, SeL) abbiano rilevato che annunciare nuove ‘linee guida’ per il Piano 2013/14 significa riconoscere l’assurdità del Piano 2012/13, la regione Lazio si avvia a difenderlo persino contro la Corte Costituzionale.”
Cobas e Prc auspicano quindi che i consigli d’Istituto si mobilitino per un nuovo piano di dimensionamento, “più razionale e rispettoso dei diritti dell’utenza e dei bisogni dei territori, da presentare presso i rispettivi Enti Locali”.