Depuratore al porto: “Situazione vergognosa”

fognoneCIVITAVECCHIA – Situazione vergognosa nei quartieri in prossimità del famigerato depuratore del Porto. A denunciarla è il Consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Gino De Paolis dopo le proteste e segnalazioni giuntegli dai residenti, sfiancati da odori nauseabondi e finestre chiuse in piena estate per attutire gli insopportabili miasmi.
I cittadini sono esasperati e non ne possono più – afferma De Paolis – Un disagio questo, non solo per i residenti di quei quartieri, ma anche per i lavoratori portuali, già costretti a lavorare in un ambiente pericoloso, e per di più malsano per le maleodoranti inalazioni, che sono costretti a sopportare. Tra l’altro, in questi giorni, a stagione estiva appena iniziata, sono numerosi i turisti e i croceristi che transitano per il Porto, e la situazione che si trovano consegna una pessima immagine della città. Come abbiamo più volte ribadito il mancato funzionamento dell’impianto di depurazione è una delle principali cause dell’inquinamento della nostra costa, che è interessata da un divieto pressoché totale di balneazione, come evidenziano anche quest’anno i dati diffusi da Arpa Lazio. Nonostante le numerose denunce e segnalazioni, compresa quella presentata da noi tre anni fa, a seguito della quale è partita l’indagine della Procura affidata alla Guardia di Finanza, a tuttoggi siamo ancora in attesa di capire le eventuali responsabilità del carente funzionamento dell’impianto di depurazione della città. Il 29 settembre del 2009 ci eravamo fatti portavoce del medesimo disagio per i residenti di quella zona, ma dopo due anni non ci sembra che la situazione sia migliorata. Eravamo già arrivati a capire in quell’occasione che c’era un rimpallo di responsabilità tra il Comune di Civitavecchia e la Regione Lazio, che aveva realizzato una nuova linea dell’impianto di depurazione. Ma le conseguenze di questa situazione di stallo le stanno pagando come sempre i cittadini”.
Percorse tutte le strade possibili e immaginabili, secondo De Paolis non resta che fare appello a al Sindaco, alle autorità preposte alle indagini, alla Capitaneria di Porto e al presidente dell’Autorità Portuale, affinché ognuno si faccia carico per le proprie possibilità di questa grave situazione. La proposta dell’esponente di Sel è quella di convocare un tavolo “per fare sintesi su questa che ormai è diventata un?emergenza, considerando anche il fatto che il depuratore è adiacente e sversa all’interno del Porto”.