CIVITAVECCHIA – Una pericolosa perdita di liquidi da un vecchio serbatoio sarebbe avvenuta l’altro ieri presso lo stabilimento della ex Italcementi. A denunciarlo è il Segretario della Fiamma Tricolore Gabriele Pedrini, secondo cui sarebbero intervenuti i tecnici Arpa per un sopralluogo ed il conseguente prelievo di “campioni” da analizzare. “Se si é verificata una perdita da un serbatoio a tenuta ‘stagna’ in origine – afferma Pedrini – dobbiamo assolutamente chiederci cosa si stia verificando per le coperture di Eternit abbandonate al naturale ed inesorabile degrado ad opera degli agenti atmosferici: non sarà il caso di condurre una verifica tecnica per accertare la necessità di una eventuale messa in sicurezza ove tale micidiale materiale lo richiedesse?”.
L’esponente della Fiamma Tricolore ricorda come lo scorso mese di maggio ad Alpignano, in provincia di Torino, il Pubblico ministero ha chiesto condanne oscillanti tra i 4 anni ed i 6 anni e mezzo per i dirigenti di un’azienda i cui operai sono deceduti a seguito di patologie cancerogene connesse con l’esposizione all’amianto; analogamente in Sicilia, sempre nel mese di maggio, sono stati rinviati a giudizio tre ex-dirigenti della Fincantieri di Palermo per il decesso di alcuni operai affetti da patologie cancerogene causate dall’esposizione all’eternit. “Le malattie collegate all’inalazione della fibra killer sono tre: – spiega Pedrini – l’asbestosi”, che riduce le capacità polmonari e può portare anche alla morte; il ‘mesotelioma’, un tumore che può colpire il rivestimento dei polmoni (pleura) e degli organi addominali (peritoneo) ed il ‘carcinoma polmonare’. Il tempo di latenza delle malattie è molto lungo: dai 20 anni in su ed ogni anno muoiono per l’amianto tra le 4 mila e le 5 mila persone. Tutto ciò continua ad avvenire, nonostante se ne conosca dal 1929 la pericolosità, ed esista dal ’92 una legge che ne imponga la rimozione dai luoghi di lavoro. Con buona pace di tutti coloro che hanno poggiato da allora ‘solo’ il loro sedere sulla poltrona di Assessore all’Ambiente”.