Delmirani a Tedesco: “Il tavolo sugli usi civici è una nostra idea ma è sempre rimasta tale”

CIVITAVECCHIA – E’ sempre alta tensione tra l’Università Agraria di Civitavecchia, sempre più isolata politicamente, e l’Amministrazione comunale. La presidente pro-tempore Damiria Delmirani commenta infatti con disappunto le parole del Sindaco Ernesto Tedesco che nei giorni scorsi ha invocato la convocazione di un tavolo congiunto con l’Agraria sulla questione degli Usi Civici.

“A noi – afferma la Delmirani – piace ricordare che nel ormai lontano 2019, dopo aver avanzato alla Regione Lazio un piano di sistemazione delle terre gravate, fu proprio Tedesco a far saltare il tavolo che aveva iniziato ad operare e che da allora, nonostante le sue continue promesse, non è più stato riconvocato. Ricordo che proprio noi chiedemmo, in attesa della convocazione appena detta, di far riunire e confrontare i soli tecnici ed anche di ragionare sul problema ambientale, con la moria di piante ad alto fusto che sta devastando i panorami, ma tutto è rimasto appeso alla smania di protagonismo di pochi, che oggi, mancando altri appigli, chiedono la convocazione di questo organismo. Sorprende inoltre come lo stesso sindaco Tedesco, da professionista ed operatore del diritto, faccia riferimento al valore delle perizie, tante e troppo spesso uguali tra loro, che a suo dire smentirebbero la presenza di Usi Civici nel nostro territorio, perizie che di fronte alla Legge hanno necessità di un provvedimento giudiziario e non di una semplice intervista del Sindaco per fare stato tra le parti. Il Sindaco sa bene che la mole di attività giudiziaria che oggi pende sui terreni gravati da uso civico non è stata provocata dall’Università Agraria che si trova sempre in causa quale parte convenuta”.

“Ribadiamo – conclude – qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’Università Agraria ha la mera custodia dei beni della collettività civitavecchiese e quindi non ha il potere di apporre gli Usi Civici né quello di toglierli; allo stesso tempo comprendiamo perfettamente come per i politici da passerella sia più semplice andare a fare cagnara sotto i nostri uffici piuttosto che provare a discutere con qualcuno di quei politici che da Roma sa fare veramente la voce grossa. Infine, non parli di gestione di questo Ente, che sta facendo opera di “ripulitura” e riallineamento alla normalità, si occupi piuttosto dei danni e delle “magre” dell’istituzione di cui dovrebbe essere il capo!”.