CIVITAVECCHIA – “Esprimo piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori precari della giustizia, circa 350 persone che da due anni prestano servizio nei Tribunali e nelle Procure di Roma, Tivoli, Velletri e Civitavecchia”. A parlare è il Consigliere provinciale Gino De Paolis (nella foto), che prosegue: “La Provincia di Roma ha avviato un percorso riguardante l?utilizzo di lavoratori in cassa integrazione e in mobilità presso gli uffici giudiziari del territorio provinciale in carenza di organico. Successivamente la Regione Lazio ha avocato a se il progetto, esercitando un legittimo diritto e nel contempo si è impegnata pubblicamente con l’intervento dell’assessore Zezza presso l’Aula Pucci di Civitavecchia a far sì che questa esperienza lavorativa di pubblica utilità avesse un seguito. Intanto, mentre emergevano le prime difficoltà nella reale attuazione di questo intento, la Provincia di Roma pur non essendo più titolare del progetto ha, nelle forme possibili, sempre affiancato i Presidenti dei Tribunali interessati e nello specifico il Presidente del Tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi, strenuo difensore del funzionamento della pubblica amministrazione e dei posti di lavoro. Ora per quasi la totalità delle lavoratrici e dei lavoratori sta per scadere la cassa integrazione e né il Ministero di Grazia e Giustizia, né la Regione Lazio stanno provvedendo al rinnovo delle collaborazioni”. “E’ necessario – conclude l’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà – aprire un tavolo di trattativa con il Ministero e la Regione per garantire un futuro a queste lavoratrici e a questi lavoratori e per non disperdere un patrimonio di esperienze e di conoscenze prezioso, al fine di assicurare il migliore funzionamento della macchina giudiziaria”.
Solidale con i precari dei Tribunali anche la Cgil Civitavecchia Roma Nord una cui delegazione, guidata dal segretario Cesare Caiazza, ha incontrato ieri sera e questa mattina i lavoratori che da giorni stanno manifestando, con un presidio permanente, davanti il Tribunale di Civitavecchia. “L’aspetto più grave della vicenda – afferma Caiazza – è che si stia consumando una violazione pesante delle norme e delle leggi, che disciplinano i rapporti di lavoro, proprio dentro i palazzi della Giustizia. Per questo riteniamo debba essere trovata una soluzione negoziale che, attraverso un pieno coinvolgimento della Provincia e della Regione, porti al riconoscimento, da parte del Ministero della Giustizia, dello status di ‘lavoratore dipendente’ propedeutico ad eventuali percorsi per la stabilizzazione. Abbiamo registrato, nei giorni passati, le preoccupazioni dei Presidenti del Tribunale e della Procura di Civitavecchia, rispetto all’impatto sul funzionamento della giustizia, che verrebbe causato dal venire meno del determinate apporto di questi lavoratori per i quali è previsto nei prossimi mesi la fine del ‘tirocinio’. A Civitavecchia, come in tutto il Lazio, il funzionamento della macchina giudiziaria, già fortemente in difficoltà, rischia la paralisi con conseguenze pesantissime per i cittadini”. Per tali motivi è stato deciso di promuovere, per venerdì 15 giugno dalle ore 11 alle 13, presso il piazzale antistante il Tribunale di Civitavecchia, una assemblea pubblica, per la quale Fp Cgil ha indetto due ore di assemblea dei lavoratori dipendenti della Procura e del Tribunale, alla quale la Cgil invita ad aderire e partecipare tutte le Istituzioni e le figure che operano nel Tribunale, il Sindaco di Civitavecchia, le forze politiche e sociali, tutti i cittadini.