CIVITAVECCHIA – La decisione dei mercatali di presentare una lista civica alle prossime elezioni comunali trova le sue radici in un profondo malcontento verso Palazzo del Pincio. Un malcontento che comprendiamo appieno anche perché a Civitavecchia il 70% degli occupati è costituito da commercio, turismo e servizi. E nonostante questi comparti costituiscano la spina dorsale delle’economia cittadina non riescono a farsi ascoltare dall’attuale Amministrazione comunale. Ma esiste anche una funzione sociale del commercio che va al di là di quella economica. I negozi rappresentano un argine alla desertificazione sociale perché sono una parte importante della cultura popolare che i grandi magazzini stanno progressivamente demolendo.
Riconosciuto il ruolo dei mercatali riteniamo tuttavia sbagliata la scelta di presentare una lista civica del settore. Sia chiaro: come PD accogliamo con favore l’impegno di un pezzo della società civile, ma tale impegno deve distinguere e attribuire le responsabilità politiche a chi le ha. Insomma, Civitavecchia è amministrata da dieci anni dal centrodestra. E questo è un dato di fatto incontrovertibile. Se il nuovo mercato non è stato ultimato, se non sono stati attuati progetti di sviluppo, se la città non è in grado di captare i flussi di crocieristi, se la povertà aumenta a chi si vuole attribuire la responsabilità? Non certo al centrosinistra che è da dieci anni all’opposizione. Quando nel 2007 denunciammo che Moscherini prendeva in giro la città molti civitavecchiesi hanno invece creduto alle sue promesse. A distanza di anni, purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione: questo Sindaco e le sue tante giunte si sono rivelate del tutto incapaci di promuovere l’economia di Civitavecchia. E come se non bastasse i commercianti sono tra le categorie produttive maggiormente danneggiate da Moscherini e i suoi assessori.
Tra pochi mesi il centrodestra sarà cacciato da Palazzo del Pincio e dovremo recuperare il tempo perduto. Per dare un futuro alle categorie produttive non possiamo essere divisi in liste corporative con cui ognuno tenta di difendere il proprio orticello. Sarebbe fallimentare perché il commercio (ma questo vale per tutti i settori economici) non è avulso dal resto della società civitavecchiese. Il commercio così come l’industria possono essere rilanciati se riprende a funzionare la macchina amministrativa del Comune, se si mettono in campo progetti innovativi in grado di affrontare la crisi finanziaria ed occupazionale in corso. La proposta del Partito Democratico è dunque quella di procedere uniti contro chi ha dimostrato di non saper gestire la nostra città per dare a Civitavecchia un’Amministrazione comunale efficiente in grado di affrontare e risolvere anche i problemi del commercio.
Patrizio De Felici – Segretario PD Civitavecchia