CIVITAVECCHIA – E così nel 2011 Civitavecchia si avvia ad essere il primo porto europeo per numero di crocieristi. Questo il dato saliente che arriva dal Sea Trade 2001, la fiera che si svolge annualmente a Miami. Fiera alla quale ha partecipato una folta delegazione della nostra città guidata dal sindaco della nostra città e da poco rientrata dalla Florida con la buona notizia.
Pur essendo ben contenti di questo primato c’è da osservare che ancora una volta Moscherini confonde i ruoli e non si ritiene alla guida di Palazzo del Pincio ma dell’Autorità Portuale. Alla quale certamente importano molto le performance crocieristiche perché quello è il suo mandato istituzionale. All’amministrazione di un ente locale dovrebbe invece importare come trasformare questo potenziale in ricchezza per la città. In termini pratici l’amministrazione dovrebbe creare le condizioni per intercettare i flussi turistici. In questa direzione la coalizione delle “Larghe intese”, presentatosi alle elezioni del 2007 come il soggetto del fare, non ha fatto proprio nulla. In quasi quattro anni non ha creato la minima condizione per portare la ricchezza crocieristica nel nostro territorio. A Civitavecchia i turisti sbarcano, prendono il treno o il pullman e vanno a Roma. La sera o il giorno dopo fanno il percorso inverso e Civitavecchia a malapena la vedono lasciando i nostri commercianti a bocca asciutta.
A poco più di una anno dalla fine del mandato questa amministrazione dovrebbe fare un bilancio di quanto ha promesso e quanto ha realizzato. Invece lancia proclami sul futuro aggrappandosi ai primati crocieristici. La città non ha bisogno di altre promesse perché i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Cosa mai avrà raccontato al Sea Trade di Miami la delegazione di Civitavecchia? Che la nuova Marina è bloccata? Che i lavori del nuovo mercato non si sa quando inizieranno? E le terme, di cui ogni tanto l’amministrazione parla, che fine hanno fatto? Eppure stando al “Grande progetto” delle “Larghe intese” Civitavecchia doveva diventare “Polo di eccellenza della cantieristica, città turistica e termale”. Tutte bubbole.
Per l’ennesima volta è evidente che all’amministrazione manca un progetto per la città. Chi ricorda il suo programma elettorale rammenterà un libro di sogni che puntualmente non si è realizzato. La giunta del fare doveva portare Civitavecchia in Europa. Nella realtà non riesce a portare un solo turista a fermarsi in città. Ormai da tempo questa amministrazione si regge sull’inerzia. I soldi dell’Enel sono finiti, le casse comunali vuote e allora non resta che la retorica del primato crocieristico. Come si dice a Civitavecchia consoliamoci con l’aglietto (stando alla finestra a guardare i turisti che vanno e vengono).
Patrizio De Felici – Segretario Pd Civitavecchia