CIVITAVECCHIA – Le rassicurazioni della Asl sul caso ti tubercolosi alla caserma De Carolis non convincono per nulla l’On. Pietro Tidei che ha presentato quest’oggi una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Difesa Ignazio La Russa e al Ministro della Salute Ferruccio Fazio in cui espone le sue preoccupazioni per le conseguenze igienico-sanitarie derivanti dalla presenza nella caserma civitavecchiese di una nutrita presenza di migranti non adeguatamente seguita e monitorata sotto l’aspetto medico.
Nel sottolineare in tal senso come la denuncia di malattia infettiva per il caso ti tubercolosi di cui è rimasta vittima la donna somala sia stata inoltrata dall’Ospedale solamente 25 giorni dopo il suo primo ricovero al S. Paolo il deputato del Pd fa presente che nell’ultimo rapporto del Comitato delle Malattie Infettive del CDC di Atlanta (principale organo di controllo epidemologico mondiale), la tubercolosi viene definita come” massimo problema sanitario fra rifugiati, soprattutto di provenienza africana tanto da ascriverne una parte di colpa per l’aumento complessivo dei nuovi casi di TBC nei paesi ospitanti.
“Nonostante gli ultimi accadimenti – afferma Tidei – la Caserma De Carolis cresce nel numero degli ospiti; infatti il flusso migratorio presso questa struttura sembra aumentare; non si può pretendere di portare in una struttura all’improvviso 200, 300, 500 o mille persone che non sono limitate in quel sito, ma che possono girare liberamente per la città non sapendo, peraltro, se queste persone sono portatrici di malattie più o meno contagiose come nel caso in questione; vi è il rischio quindi che oltre 300 persone, che vengono da terre dove sono presenti malattie infettive gravi e pericolose (parliamo di tubercolosi, HIV e così via), munite di asilo possono girare liberamente per la città, poiché non hanno un lavoro, mettendo così in serio pericolo la popolazione locale”.
Per questi motivi Tidei chiede ai Ministri Fazio e La Russa se “non intendano verificare le motivazioni della mancanza di un presidio medico nella suddetta struttura; se non intendano altresì verificare se esiste un livello accettabile di accertamenti diagnostici per poter escludere che nella struttura o, nella peggiore delle ipotesi in giro per la Città non vi siano altri casi simili; quali sono quindi le intenzioni del Governo su quella caserma, che rischia di diventare veramente un moderno lazzaretto”.
Tesi sposata anche dal Segretario cittadino del pd Patrizio De Felici secondo cui “non si può sottacere che questo caso mette in luce una serie di carenze strutturali della nostra città”, così come l’Ospedale di Civitavecchia “non è attrezzato per emergenze legate a malattie infettive, dato che la nostra città è anche un porto dove ogni anno transitano milioni di persone proveniente da ogni angolo del mondo”.







