De Carolis. Tidei alla Camera chiede l’intervento di Maroni

parlamento (2)CIVITAVECCHIA – Si allarga alle sedi istituzionali sovra territoriali il dibattito sulla problematica degli immigrati ospiti alla caserma De Carolis, portata quest’oggi all’attenzione del Parlamento dall’On. Pietro Tidei intervenuto in mattinata alla Camera dove ha invitato il Ministro dell’Interno Maroni ad intervenire per fornire risposte.
Il deputato del Pd ha fatto riferimento ad “una forma di xenofobia pericolosa che si sta sviluppando a Civitavecchia anche perché proliferano i furti, vi sono situazioni di prostituzione ormai alla luce del giorno e c’è un pericolo enorme non solo per la salute degli immigrati, ma anche dei cittadini di Civitavecchia”.
“Il Ministro dell’Interno – ha proseguito– ha scaricato in città 650 richiedenti asilo che sono stati ammassati in una ex caserma, abbandonata da anni, dove non vengono assistiti minimamente. Tant’è che lì non esiste un presidio sanitario permanente, né si va a guardare se vi siano portatori di malattie contagiose. Sono perfino razionati sapone e carta igienica e questi 650 malcapitati girovagano per la città senza meta e rovistano nei cassonetti. Come se non bastasse si registra un grave fenomeno di prostituzione sia maschile sia femminile”.
Richiamando le responsabilità della Regione “che si è dileguata disinteressandosi del problema”Tidei ha concluso: “I cittadini di Civitavecchia sono preoccupati e giudicano ormai la situazione insostenibile. Non è pensabile che su una città di 50 mila abitanti si possano scaricare 650 persone che non sono minimamente assistite e che rischiano di avere e di creare un pericolo serio per loro, per la loro salute, ma, soprattutto, anche per la città di Civitavecchia”.
E sulle responsabilità della Regione è intervenuto invece il Consigliere regionale della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio Giuseppe Celli, che ha presentato una interrogazione alla Governatrice Polverini.
“I migranti – afferma – hanno più volte denunciato lo stato di degrado e le precarie condizioni igienico-sanitarie del centro di accoglienza ricavato nell’ex caserma, gestito da una cooperativa. Una situazione che rischia di scoppiare, se non si interviene in tempo. Per questo chiedo di sapere quali provvedimenti stia prendendo la Regione Lazio per verificare le condizioni dei migranti ospitati nella De Carolis. Inoltre chiedo di sapere come intenda agire la Regione per sanare le carenze strutturali della caserma, garantire il benessere dei migranti, assicurare il rispetto delle norme igienico-sanitarie, e se esista l’intenzione di fare della De Carolis una struttura di accoglienza permanente”.